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In Germania chiuso il ristorante dalla famiglia del giovane messinese ucciso

«Gentili ospiti, il nostro ristorante rimarrà chiuso fino a nuovo avviso per decesso. Chiediamo la vostra comprensione». È il cartello affisso alla vigilia di Natale nella porta d’ingresso del ristorante Viva la Mamma, ad Albstadt, in Germania, dove lavorava Christian Zoda, il giovane di origini messinesi di 23 anni, assassinato a colpi di arma da fuoco.

Il ristorante è gestito dal padre della vittima. L’avviso è stato pubblicato anche sulla pagina Fb del ristorante. Per il delitto è stato arrestato Michele Quarta, 52 anni, accusato anche dell’omicidio della nipote, Sandra Quarta di 20 anni, molto amica del ragazzo. La giovane è stata trovata cadavere nel giardino dell’uomo, a farla ritrovare è stato proprio lo zio. La polizia tedesca sta indagando per risalire al movente dei due delitti, al momento l’arrestato si è chiuso in un silenzio totale. Gli investigatori continuano a interrogare parenti e amici delle vittime.

Sandra era originaria del Salento, come lo zio. Per i funerali della ragazza è partita una colletta. «Una bella persona ci ha lasciato, quindi stiamo raccogliendo donazioni per il funerale di Sandra Q. in una triste occasione. Siamo grati per ogni donazione», è il testo del messaggio sulla raccolta fondi, organizzata da un amico, Kaan Kayhan, sulla piattaforma gofundme.com per la famiglia di Sandra Quarta, originaria di Novoli, in Puglia. In 24 ore sono stati raccolti oltre 8mila euro, più di 320 i donatori.

Sulla vicenda è intervenuto il sindaco di Messina, Federico Basile. «Condanniamo qualsiasi gesto di violenza e auspichiamo che sia fatta giustizia e che il colpevole di questo terribile fatto di sangue paghi per quanto ha fatto», ha detto. «Una notizia che ci ha lasciati senza parole quella accaduta al giovane messinese - ha detto ancora il sindaco di Messina - che è stato ucciso brutalmente in Germania. Come concittadino e come sindaco con tutta l’amministrazione esprimiamo il nostro cordoglio per quanto avvenuto e le nostre sentite condoglianze alla famiglia Zoda. Questo episodio ci ha molto colpito anche perché riguardava un giovane che con grande sacrifico era andato all’estero con la famiglia a cercare un lavoro ed ha trovato purtroppo la morte».

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