Si chiamava Ayman Serti il 16enne marocchino trovato morto ieri sera a Merì, piccolo comune confinante con Barcellona, a circa 35 chilometri da Messina, in un’area di parcheggio non lontana dal un campo sportivo nei pressi di Piazza Italia '90.
Il corpo del giovane è stato ritrovato semi carbonizzato e sul fatto indagano i carabinieri della Compagnia di Barcellona Pozzo di Gotto. Sul posto sono intervenuti anche gli esperti dei carabinieri Ris per i rilievi di rito ed è stata disposta l’autopsia. La salma del ragazzo è stata trasferita all'ospedale di Barcellona. I militari stanno interrogando amici, compagni di classe e docenti del ragazzo. Si tenta di capire se il giovane ultimamente avesse in qualche modo manifestato disagi. Di certo si sa che il ragazzo aveva lasciato qualche giorno fa, dopo avere ottenuto il nulla osta, il “Copernico” di Barcellona Pozzo di Gotto per trasferirsi al Commerciale, altro istituto superiore della Città del Longano. Un ragazzo dalle prime testimonianze ben voluto da tutti.
In una prima fase i carabinieri sembravano orientarsi per la pista del suicidio anche perché vicino al luogo del ritrovamento è stata trovata una bottiglia con del liquido infiammabile, ma la famiglia esclude assolutamente simile ipotesi e parla di omicidio. Anzi i familiari forniscono dettagli ulteriori. Pare che il giovane avesse un appuntamento con qualcuno che potrebbe avergli teso una trappola. Ma su questo aspetto vige il più totale riserbo, anche se si sa che vicino al cadavere è stato ritrovato il cellulare, intatto e non danneggiato. E su questo i perito sono già al lavoro. A quanto pare da ieri pomeriggio non si avevano più notizie del ragazzo di origini marocchine che risulta incensurato e non legato ad ambienti criminali. Il padre del 16enne è un operaio, che lavora alle isole eolie, mentre la madre è casalinga. Aveva anche un fratello e una sorella.
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