A Vulcano «vacanze in sicurezza». Un decalogo su cosa non fare è stato predisposto dalla giunta guidata dal sindaco Riccardo Gullo d’intesa con i vulcanologi dell’Ingv e della Protezione civile, tenuto conto dell’attività vulcanica – peraltro ben controllata – tanto che si è al lavoro per realizzare un sentiero alternativo per fare scalare il cratere fino alla cima di 400 metri. Nelle vie dell’isola eoliana è stata affissa cartellonistica anche in inglese e locandine sono state diffuse nei locali pubblici e privati. «Per poter godere di questo straordinario luogo in tutta la sicurezza – dice il sindaco Gullo – è necessario rispettare alcune norme obbligatorie». Ecco gli avertimenti. «Nelle acque calde di Levante non accedere alle aree vietate e in presenza di patologie respiratorie. Non sdraiarsi direttamente sul litorale, utilizzare solo sedie o lettini così da rimanere sollevati da terra di almeno 30 cm. In assenza di ventilazione adeguata non fermarsi in spiaggia per più di 4 ore consecutive». E ancora «monitorare le condizioni di salute, quelle dei bambini, degli anziani, e dei soggetti fragili più sensibili agli effetti prodotti da un cambiamento della qualità dell’aria. Non trascurare alcun sintomo. In caso di malore rivolgersi immediatamente alla guardia medica (090-9852220). Le condizioni meteo possono cambiare la direzione delle emissioni vulcaniche e la qualità dell’aria. Fare attenzione a comunicati e annunci del Comune di Lipari (www.comunelipari.it), consultare giornalmente Arpa Sicilia e la qualità dell’aria dell’isola di Vulcano. Infine, a Vulcano sempre nella località di Levante vicino al mare che bolle il laghetto termale continua ad essere chiuso perché sottoposto a sequestro per inchiesta giudiziaria a seguito di lavori edilizi abusivi realizzati dalla società Geoteme che lo gestisce. A furor di popolo è stata richiesta la riapertura anche in «gestione house» perché i vacanzieri per curare le loro patologie arrivano ogni anno da ogni parte del mondo.