L’isola di Vulcano è in festa. «Il peggio sembra essere passato – dicono gli isolani con in testa gli operatori turistici – finalmente è ripresa la scalata sulla cima del cratere a quota 400 metri che rappresenta la grande attrazione a livello turistico».
I lavori organizzati dalla giunta Gullo sono stati ultimati per mettere il sentiero alternativo in sicurezza con una spesa di 40 mila euro. Tra le prime a raggiungere la cima Eliana Longi, deputata nazionale di Fratelli d’Italia che ha casa sull’isola: «Vulcano – dice - si è finalmente riappropriata della sua più importante attrattiva: la scalata al cratere, da dove si ha la visione perfetta dei tre vulcani allineati e di tutte e sette le Isole Eolie. Il mio personale ringraziamento, per aver risposto alle esigenze del territorio e per non essersi mai sottratti al confronto, va al sindaco Riccardo Gullo, all’ingegnere Salvo Cocina della Protezione Civile, al comitato per le emergenze, all’associazione “La Fucina di Efesto”, al geologo Domenico Russo, tutto il personale dell’Ingv e i tecnici che ogni giorno lavorano per garantire la sicurezza dei turisti e monitorano il nostro vulcano. Ho effettuato la risalita al cratere di “La Fossa”: penso che sia il modo migliore per festeggiarne la riapertura. Il primo risultato è stato raggiunto anche se ancora c'è molto da fare ; pronti per la meravigliosa stagione 2023».
Anche gli albergatori Sarah Tomasello ed Emanuele Carnevale sono stati tra i primi a scalare la montagna. «Centinaia di persone siamo saliti sul nostro cratere. Una bellissima emozione che segnerà la ripartenza di questa meravigliosa isola».
«Non più divieti assoluti, ma provvedimenti dinamici e commisurati al rischio reale. Questo è il nuovo modo di fare protezione civile per il nostro Comune».
«Sabato 22 aprile giornata della Terra – aggiunge l’isolana-volontaria Immacolata Rifici – l’ho dedicata alla mia isola vulcanica, terra amata da molti e invidiata da tanti. Abbiamo contribuito alla riapertura della scalata al cratere, portando in spalla il materiale per tracciare il sentiero. Che sia di buon auspicio che sia capitato giusto in questo momento. E sì, il 22 porta fortuna...».
«La riapertura del cratere – precisa Gilberto Iacono, delegato municipale - ridona un po’ di serenità ad un’isola che dopo il Covid ha dovuto vivere un anno e mezzo di preoccupazioni, restrizioni e chiusure dovute alla crisi vulcanica del cratere della fossa. Il cratere è stato riaperto con accorgimenti nuovi, per esempio un semaforo che darà indicazioni precise in caso di venti che non favoriscano la scalata in sicurezza. Un sistema di video sorveglianza permette di monitorare l’accesso ed infine un vademecum di regole da seguire per scongiurare preoccupazioni o atteggiamenti che possano mettere in pericolo chi decide di visitare il nostro splendido cratere».
I vulcani delle Eolie – dunque – tornano fruibili dagli escursionisti. Anche a Stromboli la scalata è stata autorizzata a quota 400 metri. Prossimo passo – se «Iddu» si calmerà definitivamente – sarà la cima di 900 metri. Ora a Vulcano si attende la riapertura del laghetto termale ancora sequestrato dalla procura da ben 4 anni. La deputata regionale Roberta Schillaci (M5S) ha richiesto una audizione alle commissioni IV e V dell’Ars.
Venticinque aprile dunque con i vulcani eoliani di Stromboli e Vulcano, meta di centinaia di escursionisti, prevalentemente stranieri. Nel «ponte» del 25 aprile, che per l’arcipelago ha rappresentato il primo banco di prova in vista dell’estate, si è, tra l’altro, registrato un soddisfacente movimento turistico.
Presenti anche cinquantina di studenti italiani e stranieri, con i loro docenti, partecipanti al progetto Erasmus «Watt the Heat», inerente le tematiche ambientali e la migrazione dei popoli. Sono stati ricevuti, nell’aula consiliare del Comune di Lipari, dal sindaco Riccardo Gullo che, oltre ad illustrare le peculiarità dell’arcipelago eoliano, ha ricordato che l’idea di una Europa unita è nata con Altiero Spinelli, in un campo di confino politico fascista nell’isola di Ventotene, e che il Comune di Lipari sta promuovendo la creazione di una «Associazione delle Isole del confino italiane», per la quale ha già predisposto uno schema di convenzione che sarà sottoposto all’approvazione degli altri sette Comuni interessati: Favignana, Isole Tremiti, Lampedusa e Linosa, Pantelleria, Ponza, Ustica e Ventotene.
Foto da notiziarioeolie.it
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