Partito il Sesto Senso Opera Festival presso il teatro Antico di Taormina, cornice per la data di ieri, oggi, domenica e il 29.
Ieri è toccato aprire la kermesse allo spettacolo Rigoletto, poi in replica il 15.
«Il miglior soggetto in quanto ad effetto che io m’abbia finora posto in musica» così scrive Verdi ad Antonio Somma, futuro librettista di un Ballo in Maschera.
Ed ancora: «La mia opera migliore in senso assoluto» scriverà in una lettera a De Santis. Si inizia con un capolavoro del melodramma verista che torna a Taormina dopo cinque anni di assenza. La regia è affidata a Bruno Torrisi, attore e regista conosciuto ed apprezzato sia in teatro che nel piccolo schermo.
«Ho affrontato Rigoletto come un attore affronta un testo di prosa, indagando nell’animo dei personaggi per carpirne l’essenza. La scenografia nella sua essenzialità manterrà eleganza senza per questo sovrastare il palcoscenico, complice di quella archeologia spettacolare che è il Teatro Antico di Taormina. Ho voluto favorire, con questa messa in scena, il lavoro dei cantanti spostando le azioni in proscenio affinché si possa godere al massimo del fraseggio e dei virtuosismi canori».
Oggi sarà la volta di uno spettacolo particolare ed emozionale. Ad aprire sarà il maestro Peppe Vessicchio con i Solisti del Sesto Armonico che eseguiranno dei brani di musica armonica naturale.
Il festival si concluderà il 29 luglio con il concerto delle grandi voci del Sesto Senso. Sul palco taorminese il soprano Desirèe Rancatore, il baritono Nicola Alaimo, il soprano Daniela Schillaci e il tenore Marcello Giordani. A dirigere la Medisonus Orchestra sarà il maestro Antonino Manuli.
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