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A San Fratello la manifestazione zootecnica "Mostra Mercato"

Il cavallo Sanfratellano è un equino maestoso e docile, utilizzato non soltanto come mezzo di trasporto ma anche per attività sportive e terapeutiche, come l'ippoterapia. Si tratta di un animale molto amato, soprattutto per la sua bellezza, lo spirito fiero e la grande adattabilità. Tante le iniziative tra le quali quelle organizzate da Coldiretti Donne Impresa e Coldiretti Messina che hanno partecipato insieme a tanti bambini alla mostra dedicata a questo equide ed il cosiddetto “battesimo della sella” per i  fantini in erba, promosso da Giuseppe Salerno, esperto della razza.

In conclusione momenti di convivialità e degustazioni di prodotti tipici dei Nebrodi, per tutti i bimbi merenda con mozzarella, pane, formaggio e tanto altro. Centoquarantacinque gli esemplari, presenti in gara, suddivisi nelle 4 categorie previste per cavalli maschi, puledri di 18 e 30 mesi, puledri interi di 36 mesi e stalloni abilitati,  cinque categorie per le femmine, puledre di 18, 30 e 40 mesi e fattrici con e senza redo, hanno sfilato  davanti ad una giuria di esperti che ne ha valutato le esibizioni e le specifiche tecniche di ciascun esemplare iscritto alla mostra equina.

Il cavallo sanfratellano è una delle razze più antiche al mondo e certamente quella più antica in Europa. Vive, infatti, sul territorio dei Nebrodi da oltre mille anni, tanto da essere uno degli elementi che ne caratterizzano il parco naturale. Questo straordinario equino arrivò in Sicilia intorno all’XI secolo, quando il conte Ruggero sbarcò per liberare la Sicilia dagli arabi. Per secoli l’allevamento del cavallo sanfratellano allo stato brado ne ha garantito la purezza delle linee di riproduzione e la rigidità delle condizioni climatiche ha operato una vera e propria selezione naturale. Ogni anno a San Fratello viene organizzata una giornata dedicata esclusivamente a questo straordinario animale, molto amato nel territorio.

In tale occasione vi capiterà di sentire parlare un curioso dialetto gallo-italico ancora molto usato, diffuso dai coloni lombardi che nell’XI secolo occuparono la città.  Questa razza di equidi  vive nei boschi nebroidei da oltre mille anni, dove viene allevato allo stato brado. Un esemplare di cavallo che rappresenta un patrimonio inscindibile del territorio che ha ricevuto il riconoscimento di “razza”. Per la sopravvivenza  è fondamentale il ruolo degli allevatori locali che, in sinergia con l’Istituto Incremento Ippico di Catania, hanno saputo, negli anni, tramandare un cavallo storico, arrivato in questo territorio verosimilmente intorno al 1100 grazie ai normanni. Si racconta, infatti, che i cavalli sanfratellani discendano da quelli “nordici” arrivati nell’Isola a seguito della contessa Adelaide del Vasto di Casale Monferrato, che venne in Sicilia per sposare il conte Ruggero I. Nell'ottocento per migliorare la razza vennero fatti incroci tra questi cavalli e quelli di origine inglese, tedesca, maremmana e salernitana ed in seguito anche con stalloni ungheresi.

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