Nel corso di una straordinaria serata, caratterizzata da un "bis" alla fine del secondo atto e da una standing ovation al termine, al Teatro Antico di Taormina è stata celebrata la trentaseiesima edizione eccezionale del "Bellini d’oro 2021". Il prestigioso riconoscimento istituito dalla Società Catanese Amici della Musica e conferito ai più grandi interpreti della scena lirica e ai migliori studiosi del compositore catanese. Felice il debutto dell’opera "Rigoletto" di Giuseppe Verdi, prodotta dal Teatro Massimo Bellini di Catania, diretta dal grande tenore spagnolo Placido Domingo, per la regia del baritono emiliano Leo Nucci. Sono stati proprio loro i premiati di questa edizione saranno il baritono emiliano Leo Nucci. A ricevere l’importante premio anche la giornalista e critica teatrale Caterina Andò, autrice di diversi saggi su Vincenzo Bellini. Il sovraintendente del Teatro Massimo Bellini di Catania, Giovanni Cultrera e la presidente dalla Società Catanese Amici della Musica Anna Rita Fontana, hanno fatto gli onori di casa insieme al sindaco di Taormina Mario Bolognari, accogliendo l'assessore regionale Manlio Messina. "Il Bellini d’oro - ha detto Cultrera - che è sempre stato conferito ai più grandi della storia, deve essere vicino al Teatro Massimo Bellini, ma soprattutto il nostro Teatro deve supportare questo premio e la SCAM, sempre attiva nel produrre cultura riconoscendo quanti contribuiscono a diffondere l’arte e la bellezza della Sicilia in tutto il mondo. Questa produzione, con un cast stellare coordinato dalla bacchetta di Placido Domingo, che per la prima volta ha diretto a Taormina, e da Leo Nucci, uno dei baritoni più importanti al mondo, assume veramente un grande significato. È per tanto doveroso che il Belliniinfest tributi al meglio questi due grandi artisti in una serata all’insegna dell’opera lirica che coinvolgerà tante eccellenze artistiche, tecniche e amministrative. A conclusione di un’operazione di grande valore come questa, non solo nomi di pregio dello spettacolo ma anche professionisti come Caterina Andò, la quale da diversi decenni promuove sinergicamente e coordina arte e comunicazione. A testimonianza del fatto che oggi più che mai, in seguito alla pandemia e alle innumerevoli difficoltà cui il settore dello spettacolo dal vivo è andato incontro, si sente la necessità di beneficiare della cultura come strumento unico, non solo per ripartire ma per continuare a vivere". Leo Nucci, che in oltre cinquant'anni di carriera ha vestito i panni del giullare gobbo in ben 600 recite, voce verdiana per eccellenza, si è anche distinto nell’interpretazione di diversi ruoli belliniani come Sir Riccardo Forth ne "I Puritani" ed Ernesto, Duca di Caldora ne "Il Pirata". Apprezzato per la sua vocalità e per le sue doti sceniche, Placido Domingo si è invece confrontato con un’ampia galleria di ruoli tenorili e da baritono in un repertorio che annovera oltre 150 ruoli. Indimenticabile nei panni di Cavaradossi nella "Tosca" di Puccini, in quelli di Pinkerton nella "Madama Butterfly" e nell’Otello di Verdi, nel 1981 interpretò anche Pollione in una "Norma" diretta da James Levine al Metropolitan Opera di New York. Ha sempre fatto della diffusione dell’opera lirica al grande pubblico la sua missione di vita, tanto che negli anni Novanta insieme ai colleghi Luciano Pavarotti e Josè Carrera diede avvio all’avventura dei Tre Tenori. La presidente della SCAM, Anna Rita Fontana, musicista, critico musicale e giornalista, che ha letto le motivazioni dei premi ha aggiunto: "Nel 53° anno dalla fondazione, la Società Catanese Amici della Musica è onorata di portare avanti il Premio Bellini d’oro, fondato nel 1968 da Antonio Maugeri, che ha presieduto l’Associazione per vent'anni. Questa trentatreesima edizione continua a essere una vetrina di nomi importanti del vasto panorama lirico nonché di studiosi encomiabili, che hanno dedicato la loro vita a ricerche sul patrimonio belliniano. Mi auguro che l’ambìto riconoscimento, oltre a valorizzare e custodire sempre i principi di bellezza e armonia insiti nel belcanto del nostro Cigno, ne divulghi la conoscenza nel mondo, continuando a promuovere la crescita culturale del nostro territorio e in particolare della città di Catania. Colgo inoltre l’occasione per ringraziare il Sovrintendente del Teatro Massimo Bellini di Catania, Giovanni Cultrera, e il Presidente della Regione Siciliana, l’Onorevole Nello Musumeci, per aver inserito la manifestazione all’interno della prima edizione del Bellininfest".