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Disabilità e sport, la siciliana Roberta Macrì sarà cavaliere: "Mai arrendersi"

Forte, tenace, innamorata della vita, un esempio per tutti, ha un sorriso che illumina lei e tutto ciò che la circonda. E ora è stata insignita anche del titolo di Cavaliere dell’Ordine al merito della Repubblica Italiana. Tutto questo è Roberta Macrì, di Barcellona Pozzo di Gotto, 34 anni, che ogni giorno dimostra come sia possibile superare i limiti e raggiungere traguardi e obiettivi.

La vita di Roberta è piena, attiva, bellissima, colma di soddisfazioni nonostante le difficoltà. Nell’agosto 2011, in un giorno normale che sembra inizialmente essere uguale a tutti gli altri, la sua vita cambia per sempre. Un incidente stradale, la corsa in ospedale e tutto improvvisamente prende una piega diversa. Le salvano la vita ma Roberta rimane paraplegica. Dopo una lunga degenza e cure presso centri specializzati, bisogna ricominciare da capo, capire in che direzione andare. Intanto della danza, quella passione che nella sua vita c’è sempre stata, non può fare a meno.

“Volevo continuare a ballare – dice Roberta Macrì – ma sapevo che da quel momento in poi avrei dovuto farlo seduta su una carrozzina. Ho incominciato a documentarmi e ho inteso che avrei potuto farlo, affrontando anche tematiche importanti come l’ultima coreografia sulla violenza contro le donne con disabilità”.

Poi è arrivata una chiamata dal direttore sportivo Salvatore Primo e la proposta a Roberta di confrontarsi con una nuova disciplina: il para powerlifting, uno sport nel quale l’atleta è impegnata nel sollevamento del massimo peso possibile in tre esercizi: lo squat, la panca piana e lo stacco da terra. Poco tempo dopo Roberta viene nominata capitano della squadra femminile e riesce a raggiungere notevoli risultati conseguendo medaglie e premi. Accanto all’attività sportiva, Roberta organizza eventi dimostrativi nelle piazze (“Un giorno in carrozzina” o “VIviAMO insieme – la disabilità non è un mondo a parte, ma parte del mondo”). Ed è anche consulente a titolo gratuito dei comuni di Barcellona Pozzo di Gotto e di Terme Vigliatore, in provincia di Messina, per l’abbattimento delle barriere architettoniche. Il suo messaggio si riassume nel motto “Tutto è possibile, basta volerlo”.

Tra un mese, precisamente il 24 marzo, Roberta Macrì sarà accolta al Quirinale e insignita del titolo di Cavaliere dell’Ordine al merito della Repubblica Italiana.

“Per l’impegno nell’affrontare la sua disabilità attraverso lo sport e partecipando ad incontri per trovare soluzioni per abbattere le barriere architettoniche nei territori comunali”. Questa è la motivazione che leggerà il presidente della Repubblica Sergio Mattarella. “Mi è arrivata pochi giorni fa una telefonata che mi informava di questa onorificenza – spiega Roberta – era periodo di Carnevale per questo ho pensato che fosse uno scherzo. Poi invece hanno contattato anche mio padre. Lì ho capito che era vero. Mi dispiace dover ammettere di avere avuto però grandi difficoltà a trovare un mezzo per raggiungere Roma. Noi persone in carrozzina dobbiamo fare i conti con il settore dei trasporti non sempre accessibile a tutti”. Niente però ferma la voglia di fare, incontenibile e contagiosa, di Roberta. “Ho tre sogni da realizzare: partecipare alle Paralimpiadi, formare una famiglia con il mio fidanzato Giuseppe Leone e arrivare al teatro Ariston di Sanremo per portare la mia testimonianza di vita – conclude Roberta - per ricordare a tutti e ai giovani soprattutto che non bisogna arrendersi mai, che dobbiamo imparare ad accettare e amare ciò che siamo e quello che abbiamo”.

Un messaggio forte che Roberta lancia ogni giorno attraverso i canali social, il teatro, il cinema. “La vita è una, rendiamola unica e splendida – conclude - come merita”.

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