Messina

Domenica 22 Dicembre 2024

Salina si risveglia, le foto dopo l’incubo coronavirus: tornano i turisti

Salina pronta per la stagione estiva
Il mare dell’isola di Salina
Vedute mozzafiato a Salina
Il verde che si congiunge al mare a Salina
Angoli di paradiso a Salina
Il mare di Salina aspetta i turisti
L’architettura si intreccia con la natura a Salina
Acque cristalline a Salina
Camminando per Salina
Piante e mare a Salina
Magici colori
L’incontro tra il cielo e il mare
Quando il sole bacia il mare
Le luci avvolgenti di Salina
Cieli limpidi a Salina
La natura fiorisce
Addobbi tradizionali
Uno scorcio di Salina
Il mare si stende come un immenso manto
Non solo mare a Salina
Il verde si risveglia
Una finestra dai colori tipici
Paesaggi tra natura e architettura
Acque calme
La quiete di un tramonto
Luci soffuse

Malfa, Leni, Santa Marina. L'isola con tre municipi. Salina, dopo Lipari la seconda più grande dell'arcipelago delle Eolie, si ridesta dopo il torpore da epidemia di Covid. Si ripopolano le spiaggette di sassi grossi e scuri di pietra lavica. Le piccole baie di Scario, Pollara, Rinella si aprono su un mare celeste. Angoli dell'isola sorprendono all'alba e al declinare del pomeriggio. A Punta Scario, guardando Stromboli e Panarea, il sole si offre quando si alza nel nuovo giorno e la sera quando si ritira. Gli eoliani hanno voglia e fretta di ricominciare. Le corse degli aliscafi sono già aumentate. Tornano i turisti. Si sente parlare straniero. Tutti aspettano: Massimo il pescivendolo di 30 anni che qui vuole vivere tutta la vita; Shanti (Attilio) il bresciano che è venuto giù alla fine del lockdown e dopo la quarantena riordina il suo negozio di mille cose siciliane, orientali e vintage. Contento il pasticciere di via Roma che con addosso la mascherina tira fuori cornetti e brioche. Testardo il titolare dell'hotel Punta Scario, Emanuele Vitrano che rilancia, ritocca, ristruttura: "L'isola è grande, c'è tutto il distanziamento che si cerca". Salina è di un verde folgorante, come se avesse piovuto tutto l'anno e tutto il tempo. Ma è la natura vulcanica del terreno a concederle fertilità. Ortensie, vinche, gerani, pale di ficodindia, piante di capperi, ulivi, limoni. Terrazze di terra sono abitate da vigne di uve di Malvasia. I rumori sono pochi e di compagnia. Gli uccelli sono padroni del cielo. I gabbiani sorvegliano il mare. E da qui non viene voglia di andar via.  

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