Silvano Vinceti ci crede. L’Indiana Jones dei beni culturali, l’esperto che ha ritrovato i resti di Caravaggio e della donna che ispirò il celebre dipinto Monna Lisa di Leonardo sposa la causa dell’ex presidente del consiglio comunale Giuseppe Previti, dell’associazione Trapper e di tutti gli appassionati che da anni chiedono di arrivare ai resti del celebre pittore. Vinceti, questa mattina a Messina, ha effettuato un sopralluogo ai ruderi del monastero di Santa Maria di Gesù che potrebbero ospitare le spoglie dell’artista. Vinceti, che ha esaminato la documentazione prodotta dal gruppo di studio messinese ha detto che ci sono buone possibilità e che vale la pena di aprire il cantiere di scavo. Al sopralluogo ha partecipato anche il presidente della commissione cultura dell’assemblea regionale Marcello Greco. Da quest’ultimo la promessa di reperire fondi. Cosa che però appare alquanto difficile. Meno difficile la strada proposta dallo stesso Vinceti: individuare per le prime ricerche degli sponsor privati. Occorrono circa centoventimla euro. A Messina arriverebbe una squadra di super esperti. Le spoglie di Antonello dovrebbero trovarsi a circa dieci metri di profondità tra le rovine di quello che fu un monastero medievale. “Una volta trovati i resti- spiega Vinceti occorrerà effettuare sosfisticati esami.dalla prova sul Dna alla comparazione con eventuali discendenti messinesi, alla ricerca tra le spoglie mortali di eventuali metalli contenuti nella pittura utilizzata dal pittore. Un metodo che ha dato i suoi frutti con Caravaggio“ (servizio a cura di Emilio Pintaldi).
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