Messina

Giovedì 02 Maggio 2024

Arte, jazz e lirica: tutto pronto per Furnariarte

Dal 28 agosto al 14 settembre, la prima rassegna FURNARIARTE, ospitata nella cittadina del Messinese. Mostre collettive e personali, abiti e gioielli delle nobildonne siciliane, musica popolare e jazz d’autore, lirica e cantautorato, trovano spazio in un antico palazzo nobiliare restaurato e inaugurato durante la rassegna. Dal ritorno dei Taberna Mylaensis a Fausto Mesolella, da Beppe Cubeta ad una Carmen multimediale. La direzione artistica è di Saverio Pugliatti.C’è veramente di tutto nel primo cartellone di FURNARIARTE, un progetto ambizioso, messo a punto dal Comune messinese, guidato dall’avvocato Mario Foti, che ha deciso di restaurare e restituire alla comunità l’antico palazzo settecentesco dei principi Marziani, famiglia dell’aristocrazia siciliana che di fatto governò a lungo sul paese. Il palazzo, che ospita un maestoso affresco a mosaico (anch’esso recuperato) fu edificato all’inizio del XVIII secolo, divenne poi caserma dei Carabinieri e scuola elementare. Da giovedì prossimo (28 agosto), giorno della sua inaugurazione a cui parteciperà il presidente dell’Ars Giovanni Ardizzone, il palazzo diventerà il centro culturale di Furnari. Per l’inaugurazione saranno aperte due mostre, “Fragili equilibri”, sculture di Sara Teresano; e un’esposizione di abiti, accessori e gioielli provenienti dal Museo della Storia e del Costume che lo scenografo Pippo Miraudo ha creato a Mirto. Abiti e accessori di una delicata nobildonna siciliana di inizio ‘900: dal mattino alla sera, dai messali in avorio ai ventagli di piume di struzzo, dai completi da passeggio alle mise da teatro. Il 4 settembre sarà invece inaugurata, nelle sale di Palazzo Marziani, “Figurazione Nuova”, un unico progetto artistico a cura di Saverio Pugliatti, formato dalle mostre personali di Antonello Bonanno Conti, Sebastiano Messina, Togo, Michele D’Avenia e Sara Teresano, oltre all’esordiente Adriano Bertazzone. Il riferimento di fondo è l’attualizzazione del movimento artistico degli anni ’60, Nuova Figurazione, di cui fece parte anche Renato Guttuso. Testi critici e presentazione di Stefania Petrillo (Università di Perugia). Le mostre sono aperte fino al 14 settembre. Orari: 18/24, ingresso libero.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
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