Il museo del calcio nasce nel 2007 grazie all'idea dell'imprenditore Santino Ruggera e alle sue tante amicizie in quest'ambito sportivo. I cimeli calcistici che vanno dai primi del '900 ai giorni nostri sono esposti nelle salette interne del ristorante “A Cannata”, nella pittoresca borgata di Lingua. Molti i pezzi unici come le scarpette di Mumo Orsi che segnarono il gol del pareggio nella finale di coppa del mondo del 34 o i guantoni indossati da Dino Zoff nella finale di Spagna '82. In un'atmosfera fantastica i visitatori hanno la possibilità di emozionarsi vedendo le maglie, molte ancora con evidenti segni di campo, dei campioni che hanno fatto la storia del “gioco più bello del mondo”. Da Pelè a Maradona ed in mezzo le maglie di altri campionissimi quali Facchetti, Maldini, Rivera, Mazzola, Sivori, Totti, Scirea, Gigi Riva, Paolo Rossi, Del Piero, Falcao, Platini, Ronaldo sia il fenomeno che Cr7. Un autentico Louvre del calcio che anche l'USSI (Unione stampa sportiva italiana) ha voluto premiare nel 2021 per l'importanza dei cimeli custoditi. “Non perdetevi l'occasione – dice il fondatore e direttore Santino Ruggiera - arrivando a Salina, di una visita in questo spettacolare museo dove sarete impressionati da reperti di valore assoluto conservati con estrema cura. Sarò lieto di mostrarvi con piacere tutte le meraviglie che ho raccolto in anni e anni di grandissima passione sportiva. ( foto e video notiziarioeolie.it)