Pioggia e vento in Sicilia: disagi nel Catanese e nel Messinese, mareggiate alle Eolie - Video
CATANIA. Alberi e cartelloni pubblicitari abbattuti, strade e scantinati allagati, tetti scoperchiati e pali della luce divelti. È il bilancio, fortunatamente senza feriti, del violento nubifragio che si è abbattuto ieri sera e per tutta la notte su Catania e nella zona dell'Acese. Nel capoluogo la zona più colpita è quella vicina all'aeroporto Fontanarossa, dove in occasione della Commemorazione dei Defunti e la festività di Ognissanti è allestita la tradizionale Fiera dei morti. Allagamenti e smottamenti sono stati segnalati in via Forcile e nella zona degli Archi della Marina. In via Artale Alagona, è stato necessario l'intervento dei vigili del fuoco che hanno fatto evacuare un ristorante che si affaccia sul lungomare. A San Giovanni Li Cuti è stato segnalato il crollo di un muro. Alberi abbattuti in viale Libertà, piazza Santa Maria di Gesù, lungo la Circonvallazione, in via Umberto e in piazza Dei Martiri. Diverse sono le auto in sosta danneggiate dalla caduta di alberi e rami. Ad Acireale, in via Alcide De Gasperi, un semaforo si è staccato a causa delle forti raffiche di vento. A Misterbianco, il tetto di una veranda sradicato dal forte vento ha abbattuto un palo della luce lungo la strada per San Giovanni Galermo, che è stata chiusa. Centinaia sono state le chiamate e le segnalazioni alla sala operativa dei vigili del fuoco, con 50 interventi già effettuati. Per la giornata di oggi il Dipartimento di Protezione civile regionale ha diffuso un bollettino meteo con codice rosso per il rischio idrogeologico e rosso-arancione per il rischio idraulico. Sono previsti temporali con rovesci di forte intensità, fulmini, forti raffiche di vento e mari mossi. Tempesta di vento, pioggia e mareggiate e le sette isole dell'arcipelago delle Eolie da due giorni vivono forti difficoltà. Ieri soltanto gli aliscafi hanno garantito qualche collegamento. Il mare è molto mosso per il forte vento che soffia con raffiche che hanno anche raggiunto i 60 chilometri orari. Le mareggiate hanno invaso porti, strade e piazze raggiungendo in alcuni casi case e negozi. La situazione maggiormente critica si registra a Canneto. A distanza di 24 ore a Calandra è sceso a valle un fiume di pomice. Per la squadra comunale, che ha operato con l'ausilio di ruspe, neanche il tempo di ripulire, che con le abbondanti piogge si registra all'arrivo a valle di detriti e fango.. Il lungomare di Canneto sembrava ammantato di neve, invece è tutto materiale pomicifero. Anche per i vigili del fuoco lavoro no-stop anche per i cedimenti che si sono registrati in varie parti a Lipari.