Messina

Lunedì 23 Dicembre 2024

Messina a secco verso lo stato di calamità, cittadini in coda con i bidoni - Video

MESSINA. In coda con bidoni e damigiane per raccogliere un po' d'acqua. Immagini ormai ricorrenti a Messina (come dimostra questo video girato da Marco Gullà) per l'emergenza idrica tornata al centro dell'attenzione. Prosegue l'emergenza in città e molte zone non sono state rifornite d'acqua nonostante le autobotti e l'arrivo della nave cisterna: sono penalizzate le aree che si trovano nella parte alta della città. Numerose le proteste pervenute all'Amam che segnalano l'assenza dell'arrivo delle autobotti o dei ritardi. Per questo il presidente della Regione Rosario Crocetta, ha convocato per stasera alle 18 la giunta regionale, alla quale parteciperanno gli assessori nominati che hanno adempiuto alla compilazione delle dichiarazioni previste dalla legge. Ci sarà un solo punto all'ordine del giorno: la dichiarazione di stato di calamità naturale per la crisi idrica di Messina e la richiesta al governo nazionale di riconoscimento dello stato di emergenza. "Mantengo gli impegni assunti con la città di Messina - ha affermato Crocetta - e con la nuova giunta cominciamo concretamente a lavorare. Entro domani spero di incontrare tutti gli assessori, per tracciare con loro le prime linee di governo che dobbiamo portare avanti in coerenza con il programma concordato con gli elettori siciliani". Intanto il capo del Genio Civile di Messina Leonardo Santoro fa sapere che è possibile "realizzare un altro bypass di un chilometro nella condotta di Fiumefreddo per aggirare la frana e aumentare il volume dell'acqua in città. Il lavoro verrà realizzato grazie a una ditta di Brescia che utilizza un materiale tedesco di ultima generazione che è flessibile". Santoro ha partecipato ad un sopralluogo con i tecnici e i dirigenti Amam, i tecnici della fabbrica, personale della Protezione Civile e dell'Esercito: "Con questo by pass - prosegue - che comunque sarà esteso perchè si deve aggirare la collina, si riuscirà a risparmiare sui tempi rispetto alla messa in sicurezza del sito della condotta a Calatabiano. Questo anche perchè la frana è sempre più vasta ed è più grave la situazione, stiamo cercando di valutare le soluzioni più opportune".

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