Messina

Lunedì 23 Dicembre 2024

Caronia, nell'incidente la chiave del giallo: nuovi accertamenti su auto, tablet e cellulare di Viviana

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L'auto, il tablet e il cellulare di Viviana Parisi. L'analisi degli investigatori sul giallo di Caronia ora si sposta su questi elementi e in particolare sull'incidente in autostrada, dove si potrebbe nascondere la chiave del giallo. Il procuratore Angelo Vittorio Cavallo ha infatti disposto altri due accertamenti irripetibili e venerdì in procura alle 12 conferirà l’incarico a due esperti, uno per valutare l’auto della dj dopo l'incidente contro il furgoncino della manutenzione, l’altro per verificare il contenuto del tablet della donna. Da queste risultanze si aspettano gli elementi utili all’indagine. Oggi, intanto, l’avvocato Antonio Cozza, legale della famiglia Parisi, insieme all’avvocato Nicodemo Gentile, ha incontrato il procuratore Cavallo. Come si può ascoltare in questo video, Cozza precisa: “I consulenti medici del dipartimento di Geologia forense di Messina, insieme ai consulenti di parte e ai medici legali nominati dalla Procura, hanno impiegato tutto il tempo a repertare solo del terriccio e altro materiale come residui di foglie, rimaste attaccate al cranio per analizzarle e metterle a confronto con quanto trovato nel corso dell'esame autoptico sui resti del bambino, effettuato la scorsa settimana. La comparazione servirà a capire se il decesso di Gioele è avvenuto nel luogo in cui sono stati ritrovati i resti o, se il corpicino è stato portato lì da qualche animale selvatico". L'autopsia sul cranio del bimbo sarà, invece, effettuata la prossima settimana e dovrà chiarire una serie di quesiti posti dall'autorità giudiziaria di Patti. Il lavoro dei periti medici si presenta complicato per via delle condizioni della scatola cranica, martoriata dagli animali selvatici e recuperata a qualche metro dai resti del bambino. Ma i periti dovranno anche chiarire se sul cranio siano visibili possibili traumi dovuti all'impatto che Gioele potrebbe aver subito nell'incidente."Ancora è molto presto - aggiunge il legale -, c'è molta attività da svolgere. Il tempo ha complicato gli accertamenti, sono trascorsi 15 giorni dal rinvenimento, quindi bisogna andare cauti come abbiamo detto fin dall'inizio. Ad oggi non c'è una pista selettiva bisogna fare indagini a 360 gradi. E' tutto da valutare e da studiare.

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