«Prima l’incendio, poi la bomba d’acqua, l’eruzione e ora il fango. Hanno distrutto la nostra serenità…». L’«isolana-battagliera» di Stromboli, Rosaria Cincotta, si sfoga e non nasconde la sua preoccupazione in vista della stagione invernale. Giorni fa è bastata una pioggerellina e dalla montagna, «nuda» dopo l’incendio disastroso a seguito della fiction sulla Protezione civile, commissionata dalla Rai, è arrivato giù un fiume di fango. «Cosa accadrà nei prossimi mesi?», è l’interrogativo che gli strombolani si pongono in vista dell’inverno. Il sindaco Riccardo Gullo ha già incaricato le ditte locali per la bonifica delle viuzze e annuncia pure che «all’Autorità di bacino della Regione Siciliana, che ha già provveduto a individuare e quantificare le opere strutturali necessarie, ho anche chiesto di suggerire gli interventi di immediata attuazione per contenere il versamento dei detriti. Intanto, sono iniziati i lavori per il risanamento di Spiaggia Lunga, dopo anni di versamento dei rifiuti provenienti da una discarica posta a monte della stessa spiaggia. L’ultima alluvione aveva aggravato la situazione ed ecco, dopo l’espletamento della procedure d’affidamento, l’inizio dei lavori ad opera della società Castalia, che ridaranno alla spiaggia la sua indicibile bellezza e al mare la sua dimensione naturale». La giunta Gullo è anche decisa a richiedere i danni alla società «11 Marzo Produzione» di Roma, incaricata dalla Rai di girare la fiction, che dopo il diniego di ultimare le riprese a Stromboli, si è spostata sull’Etna. L’avvocato Luca Zaia di Lipari, incaricato di fare causa per accertare le responsabilità, richiederà anche il risarcimento dei danni, che sono ingentissimi. «Non abbiamo avuto neppure le scuse da parte della società e neppure dalla Rai – stigmatizza il sindaco Gullo – e pensare che avrebbe potuto prevedere spot pubblicitari per l’isola e anche indire una raccolta di denaro per Stromboli “in ginocchio”, come sempre si fa in occasione di calamità naturali». Video fornito da Notiziarioeolie.it