All’alba di oggi, mercoledì 19 ottobre, i carabinieri della compagnia Messina Centro hanno dato esecuzione a misure cautelari nei confronti di sette persone (due in carcere, 4 ai domiciliari e un obbligo di presentazione), previste da un’ordinanza del gip del Tribunale di Messina, su richiesta della Direzione distrettuale antimafia della procura della città dello Stretto. Sui sette destinatari delle misure il giudice ha riconosciuto gravi indizi di colpevolezza in ordine al reato di associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti. L’ordinanza cautelare scaturisce dagli esiti di un’attività investigativa, condotta dal nucleo operativo della compagnia di Messina Centro, da cui sarebbe emersa l’operatività di un sodalizio criminale, dedito allo smercio di marijuana a Messina e, principalmente, nel villaggio di Faro Superiore. In questa zona del capoluogo, recentemente meno coinvolta in attività investigative strutturate delle forze di polizia, gli indagati agivano con disinvoltura, destando allarme tra i residenti. Anche grazie alle segnalazioni da parte di alcuni cittadini, pervenute ai carabinieri della stazione di Faro Superiore, è stata avviata l’indagine, condotta con servizi di osservazione, attività tecniche, interventi e controlli, svolti dai militari del nucleo operativo e delle stazioni della compagnia di Messina Centro. Sulla base degli elementi emersi, gli indagati avrebbero posto in essere un’attività di spaccio, in modo sistematico, organizzata con una base logistica, addetti allo smercio della droga e vere e proprie vedette. Gli appartenenti al gruppo si sarebbero avvalsi anche di due minorenni, figli di due sodali, per l’occultamento della droga. Durante lo svolgimento dell’attività investigativa che ha portato all’esecuzione del provvedimento cautelare, i militari dell’Arma avevano già proceduto all’arresto in flagranza di reato di nove persone, per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacente, nel cui contesto sono stati sottoposti a sequestro circa 500 grammi di sostanza stupefacente, tra marijuana e cocaina. L’esecuzione della misura cautelare è stata condotta anche con il supporto di unità cinofile per la ricerca di droga, come disposto dall’autorità giudiziaria. Due destinatari della custodia cautelare in carcere sono stati condotti presso la casa circondariale di Messina Gazzi, quattro sono stati sottoposti agli arresti domiciliari presso le proprie abitazioni e uno all’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria.