La vittima dell'incidente di oggi con il parapendio, M.A., aveva 54 anni ed era esperto, originario di Catania. La donna rimasta ferita, una cinquantenne amica dell’uomo, agrigentina, residente a Gallodoro, è ricoverata in codice rosso per un grave politrauma all’ospedale Cannizzaro di Catania. A trasportarla nel nosocomio etneo è stato l’elicottero Drago 146 del reparto Volo dei vigili di Catania, intervenuto su segnalazione della sala operativa di Messina. La particolare orografia del terreno, nel quale è precipitato il parapendio, ha reso necessario l’intervento dell’elicottero per soccorrere la donna, che è stata portata a bordo, assieme a un medico del 118, con l’ausilio del verricello. Secondo una prima ipotesi, il parapendio, lanciato da Monte Venere, a Castelmola, avrebbe urtato contro dei fili elettrici dell’alta tensione che sono segnalati e noti. Negli anni scorsi un altro parapendio era caduto nella zona, ma in quel caso il pilota si era salvato. Sull'incidente avvenuto oggi a Castelmola, vicino a Taormina, il presidente della scuola Etna Fly, Gabriele D’Arrigo, precisa che il pilota Alessandro Melfa non è un istruttore, ma un aiutante, e la passeggera, una sua amica, Maria Jose Isaia, pilota anch’essa.