Messina

Domenica 22 Dicembre 2024

Renato Zero si apre all'opera: a settembre sul palco a Taormina

ROMA. Benvenuti in «Zerovskij.. solo per amore», il «nuovo universo» di Renato Zero. L'artista sarà al Teatro Antico di Taormina il 7 e il 9 settembre. Un universo in cui il pop è stato momentaneamente messo da parte per fare spazio alla musica sinfonica in un doppio album. «Un universo nuovo per me, ma frequentato da grandi compositori del passato - racconta Renato Zero -. E’ il momento di vedere di che pasta sono fatto e questo è il mio piccolo contributo a un mondo che non deve rimanere solo in catalogo, ma continuare a vivere. Ancora di più in un momento in cui il pop si avvita su stesso: le grandi arie di Bacharach e di Sinatra hanno ormai lasciato il posto a vocalizzi scorretti che non meritano il podio». Un modo per sancire la morte del pop? «No, non voglio dire questo, anche perché tradirei il mio passato. Ma la mia è voglia di spaziare, di dare nuova vitalità alla musica alta, affinché non rimanga solo nella memoria». Nessuna volontà - assicura - di competere con «la stirpe di maestri, con la statura di certi compositori» e «nessun modello da cui trarre ispirazione. Ho costruito tutto questo da solo, senza pretese. Ma sarò felice se Ennio Morricone vorrà farmi i suoi complimenti. Il mio è anche un invito ai colleghi a riscoprire l’inclinazione italiana alla melodia, di cui Andrea Bocelli è l’ultimo esempio». Non è la prima volta che Zero si confronta con l’orchestra: lo ha già fatto, ad esempio, con l’album Leoni si nasce nel 1984 e nel tour ZerOpera del 1993 accompagnato dall’Orchestra Filarmonica di Parma. «E' una passione che ha radici lontane, ma Zerovskij è un episodio assolutamente a sé. Se prima l’orchestra aveva un ruolo complementare, qui libretto e opera vanno di pari passo. Ed è la prima volta che svolgo un impianto in maniera così completa e complicata». Il progetto, del resto, si può riassumere in uno dei versi di Mi trovo dentro di te, uno dei 19 brani che compongono il doppio album (che è anche un concept album i cui protagonisti sono Morte, Tempo, Amore, Odio, Vita, pronti al confronto con i viaggiatori di sempre Adamo ed Eva): «Senza un progetto si muore». «E' l’urgenza massima di questi anni. E non solo a livello musicale. Tutto è immobile, lasciato all’usura, al deterioramento culturale e architettonico. Mentre in realtà il mondo ci sta dicendo che non vuole staticità, ma movimento. Da una parte i terremoti, che hanno una frequenza preoccupante, dall’altra il movimento dei migranti, dovrebbero aiutarci a modificare il nostro assetto statico. E dovremmo anche capire che le contaminazioni non possono che arricchire il nostro patrimonio culturale». Zero affida a Zerovskij la possibilità di cambiare qualcosa dentro di noi. «Magari può illuminarci. Io politico? Sto bene dove sto e non ho nessuna stima dei politici, preferisco aggregarmi con il popolo». Il progetto Zerovskij è ampio e non si ferma al doppio album, perché l’opera andrà in scena, con 61 elementi di orchestra sinfonica, 30 coristi e 7 attori, dal 1 luglio, con 5 date al Foro Italico di Roma, per spostarsi poi al Teatro del Silenzio di Lajatico (Pisa) il 29 luglio, all’Arena di Verona l’1 e il 2 settembre.

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