Questo pomeriggio, in occasione della ricorrenza del «Centenario dell’inaugurazione del monumento ai finanzieri caduti nel terremoto del 1908», la Biblioteca regionale universitaria Giacomo Longo di Messina, che si trova in via I Settembre, ospiterà una conferenza seguita da una esposizione museale. L’evento è promosso dal Comando provinciale della guardia di finanza di Messina e organizzato congiuntamente con la Biblioteca regionale universitaria. Due i momenti. Alle 18, presso la Cappella di Santa Maria dell’Arcivescovado, si svolgerà una breve conferenza di presentazione dell’evento e del testo di Vincenzo Caruso, direttore del Parco Museo Forte Cavalli di Messina, dal titolo «Il Monumento ai caduti della regia guardia di finanza nel terremoto del 1908. Centenario dall’Inaugurazione 1922-2022». L’incontro sarà moderato da Domenico Interdonato, presidente dell’Unione cattolica stampa italiana della Sicilia. Saranno presenti il prefetto di Messina, Cosima Di Stani, Cesare Di Pietro, vescovo ausiliare di Messina-Lipari-Santa Lucia del Mela, il comandante interregionale dell’Italia Sud-Occidentale, Carmine Lopez, il comandante regionale Sicilia, Riccardo Rapanotti, Vincenzo Caruso, Tommasa Siragusa, direttrice della Biblioteca, e il comandante provinciale della guardia di finanza di Messina, Gerardo Mastrodomenico. Dopo il momento di accoglienza degli invitati e il saluto delle autorità presenti, interverrà la direttrice della Biblioteca, che esporrà l’importanza delle fonti bibliografiche e dell’attività di ricerca svolta per garantire la memoria storica e rendere il giusto tributo ai caduti del devastante sisma che ha colpito Messina nel 1908, con particolare riferimento a quelli appartenenti al Corpo della regia guardia di finanza. A seguire, il comandante provinciale della guardia di finanza di Messina ripercorrerà i momenti storici più importanti del Corpo nella città di Messina. Successivamente, il professor Caruso, da sempre cultore della storia militare legata allo Stretto di Messina, illustrerà i punti salienti del volume. Al termine della conferenza, nell’adiacente salone eventi della Biblioteca Longo vi sarà l’inaugurazione della mostra dal titolo «Il glorioso corpo della guardia di finanza nella storia di Messina: dall’Unità d’Italia al 1922… e oltre», con una esposizione di materiale documentale e fotografico della storia della guardia di finanza, reperito dalla Biblioteca regionale universitaria, dal Museo storico del Corpo e dal Comando regionale Sicilia della guardia di finanza di Palermo. L'esposizione impreziosirà ancor più quella più generale in fruizione ove fa bella mostra il pregevole posseduto della Brum sulla tematica. La storia di Messina è da sempre caratterizzata da profonde e laceranti ferite: terribili pestilenze, devastanti terremoti, vari accanimenti naturali, a cui tuttavia hanno sempre fatto seguito laboriose, seppur faticose, rinascite, ogni volta cercando di recuperare pezzi di memoria andati perduti. Nei decenni che seguirono all’Unità di Italia, la città dello Stretto si presentava, al cospetto dell’Italia e dell’Europa, come una città viva, operosa, ma soprattutto «al centro del Mediterraneo», sia dal punto di vista sociale e politico sia economico ed è proprio in tale contesto socio economico che le fiamme gialle di Messina si resero protagonisti di numerose vicende storiche, come operazioni di soccorso in occasione di pubbliche calamità, risultati operativi di grande rilievo, e numerose vicende di altruismo, come nel caso di salvataggi di vite umane. Lo scopo dell’evento - che ha ricevuto il patrocinio del Comando regionale Sicilia della guardia di finanza, del Museo Storico della guardia di finanza di Roma, dell’Assessorato regionale dei Beni culturali, del Comune di Messina, dell’Università di Messina e della Arcidiocesi di Messina, Lipari e Santa Lucia del Mela - è proprio quello di recuperare la memoria storica della straordinaria Messina e di guardare al futuro senza rassegnazione, ma animati dalla consapevolezza che un domani migliore è sempre possibile e che la guardia di finanza vuole giocare un ruolo da protagonista in questo futuro, così come lo è stata in passato.