Si chiama #presidiamolasicurezza ed è la campagna regionale sulla sicurezza sul lavoro scattata oggi in tutta la Regione. A Messina il sit-in della Cisl si è tenuto alla passeggiata a mare, di fronte alla Prefettura, con il sindacato che chiede. tavoli tecnici presso gli assessorati regionali, “anche nei mesi di campagna elettorale e di condizionare, inoltre, ogni incentivazione economica alle imprese, all'esame delle misure di sicurezza adottate”.
Il segretario regionale della Cisl Sicilia Paolo Sanzaro, il segretario generale della Cisl Messina Antonino Alibrandi e il responsabile dello Sportello Sicurezza della Cisl Messina Nino Sidoti hanno incontrato il capo di Gabinetto della Prefettura dott. Carmelo Musolino, consegnando il documento preparato dalla Cisl Sicilia.
«La mobilitazione – ha spiegato il segretario generale Antonino Alibrandi - serve ad avviare un percorso per la costituzione di una cabina di regia regionale. I dati sono sotto gli occhi di tutti, a Messina nel mese di maggio si è registrato un incremento di denunce da malattia professionale. Spesso si guarda agli incidenti mortali ma ci sono tanti infortuni sul lavoro gravi. Se a livello nazionale l’aumento è stato del 20% rispetto a maggio 2021, a Messina è stato del 100%».
Condivisa da tutte le parti la necessità, nell’ambito del protocollo sulla sicurezza già istituito a livello provinciale, di avviare un percorso nelle scuole per far capire ai ragazzi l’importanza della sicurezza sul lavoro. «Sono i primi ambasciatori in ambito familiare della sicurezza, un figlio può essere da monito e da stimolo per i genitori ed avrà maggiore consapevolezza quando entrerà nel mondo del lavoro».
«Abbiamo voluto mettere in campo un’iniziativa a livello regionale – ha aggiunto il segretario della Cisl Sicilia Paolo Sanzaro - per porre l’attenzione su sicurezza e salute sui luoghi di lavoro. Vogliamo che ci sia un raccordo regionale e Messina, in questo senso, rappresenta un apripista. Abbiamo chiesto all’assessore Scavone più ispettori attraverso l’istituzione dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro, più controlli: recuperare risorse umane è necessario per fronteggiare questa emergenza ed i numeri testimoniano che il problema è serio».
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