"Non sto bene oggi. Non sono un Superuomo. L'amarezza non mi ha fatta dormire. Una vena di depressione mi ha impedito di riprendere le mie attività. Non comprendo a che servono certe strumentalizzazioni". Lo dice il sindaco di Messina Cateno De Luca in una diretta Facebook dopo il caso del corteo funebre per il fratello dell'ex boss Sparacio. "Si era posto il problema della bancadati per distribuire la card per le famiglie in difficoltà. L'abbiamo realizzato in 3 giorni. E abbiamo già 10mila istanze, ma nessuno più ne parla, perchè bisogna solo attaccare l'amministrazione comunale". "Vengo attaccato per le mie parolacce e ho chiesto scusa. Me ne prendo la responsabilità. Attacchi strumentali dal garante per l'infanzia. Poi che in baracche vivono bambini, in condizioni precarie non si dice. Ho fatto la mia battaglia per lo Stretto di Messina e nessuno mi è stato accanto. Preferiamo la politica selvaggia e fare la guerra". "Ma la cosa che mi ha ammazzato sono state le strumentalizzazioni su questo trasferimento della salma del fratello del boss Sparacio. Io non ne ero a conoscenza e sono stato accostato a questi ambienti. Io non ho mai chiesto sostegno nè i voti della mafia".