Le terme di Lipari chiuse da oltre 50 anni, il sindaco Gullo: «Saranno recuperate e riaperte»
Lo stabilimento termale di San Calogero a Lipari da oltre 50 anni è chiuso ed in rovina. Il sindaco Riccardo Gullo in occasione della presentazione del volume di Ettore Barnao proprio sulla storia delle terme, annuncia: «Lo rilanceremo». Il sindaco assicura che le terme saranno recuperate e riaperte. L’incontro si è tenuto nella Chiesa di Santa Croce a Pianoconte, su iniziativa del Centro studi eoliano. Il volume racchiude sette riproduzioni fotografiche di documenti tratti dall’Archivio Damiani-Mancinelli-Fundarò relativi alla costruzione ottocentesca delle Terme di San Calogero. Ha introdotto Don Lio Raffaele, relatori il sindaco Riccardo Gullo, l'avvocato Giuseppe Cincotta e il geometra Nino Picone. Il particolare linguaggio tecnico – è stato detto durante la presentazione - e l’uso di termini ormai desueti delle trascrizioni che corredano le immagini, certamente saranno esaminati con curiosità dai più giovani. La costruzione dello stabilimento, che rappresenta un pezzo di storia eoliana, risale al 1872. Oltre al palazzo, vi è la tholos micenea (grotta sudatoria) la più antica del Mediterraneo del periodo miceneo. Attigua vi è una piscina termale con l’acqua che ormai per l’abbandono fuoriesce in modo più lento. Le sorgenti termali erano già note nei tempi dell’antica Grecia. Le sue acque hanno una composizione chimica bicarbonato-solfato sodica e Ph vicino alla neutralità, con vapori geotermici di origine vulcanica e sgorgano ad una temperatura di circa 40-50 gradi. Le Terme furono visitate sin dalla seconda metà del 700. Citazioni vi sono state da grandi viaggiatori, come Jean Houel nel 1778, Déodat de Dolomieu nel 1781, Lazzaro Spallanzani nel 1788, William Henry Smyth nel 1814 e il canonico Carlo Rodriquez nel 1841. Il primo documento storico che testimonia l’utilizzo delle terme, databile intorno al 50 a.C., è l’opera Bibliotheca historica del greco Diodoro Siculo, che racconta come le terme fossero assai rinomate ed utilizzate da molte persone provenienti dalla Sicilia per la cura di numerose malattie. Altri riferimenti sono in Strabone, Plinio il Vecchio ed Ateneo di Naucrati. Chiara testimonianza della sua conoscenza nei tempi antichi è la Thòlos di origine micenea, che risale al XV secolo a.C. Nel IV secolo le terme furono dissestate da un violento terremoto. Vi pose rimedio, nel 530, Calogero di Sicilia, il futuro San Calogero, che riattivò le terme al punto che esse gli furono in seguito intitolate. Sono sempre state frequentate per i suoi benefici. La gente arrivava con le stampelle e dopo le cure ripartiva guarita. Acque miracolose, si disse per tanti decenni, fin quando dopo l’ultimo intervento che negli anni Settanta venne finanziato per il restauro dall’ex assessore regionale del Turismo Pino Merlino, nativo di Lipari, non si riuscì più a metterle in funzione. Eppure si erano fatti avanti anche imprenditori importanti. Ora ci prova il sindaco Riccardo Gullo. Nel video l’intervista al sindaco realizzata da Bartolino Leone