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Giro di squillo, quattordici arresti

Blitz della polizia nella zona tirrenica del Messinese. Smantellata un’organizzazione accusata di sfruttamento della prostituzione. Sequestrati tre locali notturni. Coinvolti anche esponenti del clan mafioso di Tortorici

MESSINA. La polizia ha eseguito 14 ordinanze di custodia cautelare nella zona tirrenica del Messinese, con l’accusa di associazione a delinquere finalizzata allo sfruttamento della prostituzione. Nell’ambito dell’operazione denominata “Dolce Vita”, che ha consentito di smantellare una presunta organizzazione accusata di gestire un vasto giro di squillo, sono stati sequestrati anche tre locali notturni. I provvedimenti sono stati eseguiti su richiesta della Procura di Patti ed emessi dal Gip di Patti. Gli investigatori hanno arrestato anche alcuni presunti esponenti del clan mafioso di Tortorici.


Nei tre locali sequestrati stamani dalla polizia nell'ambito dell'operazione che ha smantellato una rete che gestiva lo sfruttamento di numerose prostitute nel messinese c'era un giro d'affari milionario e migliaia di frequentatori che venivano iscritti come soci, ma che in realtà erano lì solo per consumare rapporti sessuali a pagamento. Tra di loro anche professionisti e imprenditori provenienti da tutta la Sicilia.    
Al 'Dolce Vita' e al 'Deja vù' di Torrenova gli incontri avvenivano all'interno dei privè dei locali mentre al Dubai night Club di Caronia le ragazze venivano contattate e poi gli incontri avvenivano all'esterno, in alberghi della zona o in case dei gestori. Le ragazze erano straniere tutte regolarmente nel nostro paese, ma anche siciliane. Alcune di loro riuscivano a guadagnare anche fino a 10 mila euro al mese. Avevano un fisso di 250 euro e poi c'era un compenso a provvigione, che era del 50%. Uno degli incontri è stato documentato da un agente nascosto dentro uno scatolone che ha filmato con una telecamera le prostitute che si appartavano in un albergo con i clienti.

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