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Truffa sui corsi di formazione, chiuse indagini su Capone

L'ex assessore è accusato nell'ambito dei finanziamenti regionali nella sua qualità di ex commissario dell'Ancol Sicilia

MESSINA. La Procura di Messina ha inviato un avviso di conclusione indagini all'ex assessore comunale Melino Capone perchè accusato di truffa nell'inchiesta sui finanziamenti regionali agli enti che organizzano corsi di formazione professionale. Inviati altri due avvisi con la stessa accusa ai funzionari regionali Patrizia Di Marzo e Anna Saffioti.   


Capone è indagato nella sua qualità di ex commissario regionale dell'Ancol, che avrebbe percepito indebitamente dal 2006 al 2011 quasi 14 milioni di euro. L'Ancol Sicilia è una onlus senza scopo di lucro ma in questi anni avrebbe assunto familiari di noti esponenti politici messinesi e siciliani. Fino al 2005 Capone era commissario regionale per l'Ancol Sicilia ma nel 2006 la carica gli fu revocata. Capone, però avrebbe continuato a presentare alla Regione siciliana progetti formativi presentandosi come rappresentante legale dell'Ancol Sicilia. L'Ancol nazionale inviò una lettera alla Presidenza della Regione, spiegando che a Capone era stata revocata la carica. La lettera fu archiviata frettolosamente senza darne comunicazione ai dirigenti dell'assessorato alla Formazione. A nascondere la missiva sarebbero state Patrizia Di Marzo, funzionario direttivo della segreteria dell'avvocato generale della Regione, e Anna Saffioti responsabile dell'Area affari generale della stessa Regione.

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