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Eolie, a fine mese torna il quarto aliscafo

Si punta ad eliminare le "corse doppioni" e vi sarà una maggiore razionalizzazione delle corse specie su Salina. Da Leni a Panarea un coro di proteste

LIPARI. La Compagnia delle Isole si è impegnata a rivedere i "tagli" nelle corse degli aliscafi da e per l’Eolie, a fine mese ritornerà in linea il quarto aliscafo e nei prossimi mesi rientrerà il traghetto veloce "Isola di Stromboli". Si punta ad eliminare le "corse doppioni" e vi sarà una maggiore razionalizzazione delle corse specie su Salina.

Queste le novità emerse nella riunione che si è tenuta al Comune di Lipari alla presenza del sindaco Marco Giorgianni, dell'assessore ai trasporti Federica Masin, del presidente del consiglio Adolfo Sabatini, dell'assessore del Comune di Leni Giacomo Montecristo e dell'amministratore delegato Alessandro Seminara e del consigliere della Compagnia delle Isole Antonio Bernardi.

Intanto continuano a registrarsi proteste per i continui disservizi. Montecristo, ex sindaco di Leni: “La traversata con l’aliscafo dell’Ustica Lines per raggiungere Vulcano – ha puntualizzato - lunedì mattina sembrava quasi una gita estiva con mare leggermente mosso: è una vergogna che gli aliscafi ex Siremar non abbiano viaggiato, forse si vogliono attuare i risparmi sospendendo le corse in modo da risparmiare carburante, giustificando il tutto con le condizioni meteo previste pur sapendo che la variabilità dello scirocco condiziona qualsiasi previsione.

Ritengo doveroso evidenziare l'accaduto e mi auguro che le tante animate proteste che si vivevano gli anni scorsi per tutelare il nostro diritto alla mobilità ritornino, al fine di evitare che una compagnia di trasporto decida, senza nessuna giustificazione di sospendere una corsa, di cambiare gli orari e trattare da "carne da macello" l'utenza. I componenti eoliani del cda prendano posizione su questo atteggiamento operato dalla società”.

Proteste anche a Panarea: “Il danno che creano – si legge in una nota della circoscrizione - è enorme, l'ufficio postale di Panarea rimane chiuso, dato che da sabato siamo isolati ed è stato impossibile raggiungere l'isola da parte dell'impiegata. I ragazzi delle scuole tornati sabato pomeriggio nelle loro case non hanno potuto far rientro a scuola. Le continue assenze che questi ragazzi sono costretti a fare, per poter trascorrere meno di 24 ore la settimana a casa, potrebbero incidere sul loro andamento scolastico e sul giudizio finale, considerando che ormai dopo un tot di assenze vi è la bocciatura d'ufficio. Si è già costretti a trasferirsi fuori casa per un diritto allo studio che ormai non ci viene più riconosciuto, in questo modo si costringe ad "emigrare" in altri luoghi.

La Comunità urla in coro basta, chiediamo il riconoscimento minimo dei nostri diritti, essendo anche noi Cittadini Italiani, pagando anche noi tasse salatissime. Le tasse si pagano per avere dei servizi, quali sarebbero quelli che ci vengono dati a noi? Non abbiamo mai richiesto tasse più basse perchè viviamo in un territorio svantaggiato, ma servizi minimi per poter vivere dignitosamente la nostra vita, isolani si, isoalti no”.  

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