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Sospeso il servizio bus, studenti a scuola a piedi

Palazzo Zanca non ha i fondi per pagare l'azienda trasporti che tra l'altro da sola non può permettersi di anticipare i fondi necessari a coprire i costi dei carburante. E Il 20 dicembre sarà stop al servizio di refezione

MESSINA. A scuola a digiuno e a piedi. La cura dimagrante che scaturisce dalla difficilissima situazione economica in cui versa il Comune colpisce ancora una volta gli studenti. E' stato sospeso il servizio di scuolabus.


Palazzo Zanca non ha i fondi per pagare l'azienda trasporti che tra l'altro da sola non può permettersi di anticipare i fondi necessari a coprire i costi dei carburante. Da una decina di giorni gli studenti sono costretti a raggiungere le scuole con mezzi propri. Restano in deposito i circa dodici autobus che venivano utlizzati dall'azienda trasporti. I maggiori disagi sono per coloro che vengono dai villaggi dell zona sud e della zona nord.


Il 20 dicembre sarà sospeso il servizio di refezione scolastica. Il Comune non ha rinnovato la gara di appalto. Il commissario straordinario Luigi Croce nei prossimi giorni anuncerò nel dettaglio i tagli compresi nella manovra imposta dalla Corte dei Conti. Da recuperare ci sono venti milioni di euro. In bilico tutti i servizi non obbligatori. Oltre alle mense scolastiche e agli scuolabus praticamente già soppressi, rischiano gli impianti sportivi e alcuni servizi resi dalla cooperative sociali.

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