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Comitato cittadino: meglio il dissesto che il prestito

Rinascita di Messina: "Un aiuto poi graverebbe sulle spalle dei cittadini e non risolverebbe la situazione finanziaria"

MESSINA. Il comitato cittadino per la «Rinascita di Messina» chiede che si attivino le procedure per il dissesto del Comune e dice no al fondo della legge 174 «salva comuni», che «sarebbe solo un prestito che i cittadini dovranno pagare sulle loro spalle e non risolverà la situazione finanziaria dell'Ente». Il comitato ha anche inviato una lettera al capo dello Stato, al presidente del consiglio e alla Corte dei conti.    «È chiaro - dice il comitato - che anche se Messina ottenesse i 72 milioni di euro accedendo al fondo 'salva comunì, questi soldi non riuscirebbero a coprire il debito esistente e, inoltre, dovranno essere restituite entro tempi stabiliti e con gli interessi. Siamo favorevoli al crack, perchè le procedure in questo caso consentirebbero di accedere a risorse finanziarie a fondo perduto per risanare l'intero bilancio, con tempi di ammortamento lunghi e con conseguenti benefici della popolazione». 

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