MESSINA. Casa Serena resterà aperta. Il pomeriggio di lunedì scorso ha dato la buona notizia ai pensionati e agli operatori sociali. L'incontro in prefettura, presenti il commissario del Comune Croce e i sindacati, ha dato gli esiti annunciati. Ma con alcuni distinguo rispetto agli attuali numeri del Centro di riposo del rione Montepiselli. Domani dovrebbero iniziare i primi lavori di messa in sicurezza (assegnati con un cottimo fiduciario pari a 80mila euro circa) che dureranno un paio di mesi. Gli anziani ospiti dovranno scendere a 50 sul centinaio attuale; quelli che resteranno saranno collocati a piano terra.
Gli operatori della cooperativa Azione sociale, invece, andranno in cassa integrazione a rotazione; altri resteranno in servizio sempre a rotazione. Su questo punto le organizzazioni sindacali apriranno le trattative con i privati all'ufficio provinciale del Lavoro. Una volta conclusi i primi interventi, che interesseranno soprattutto l'impianto anticendio, Casa Serena tornerà ad ospitare un numero superiore di utenti. Ma non chiuderà come annunciato più volte negli ultimi mesi. E a Casa Serena si è recato anche il governatore Crocetta che è stato in città nell'ultimo giorno del 2012. Crocetta ha ascoltato gli anziani e i dipendenti. Prima della visita, comunque, era giunta dalla prefettura la notizia ufficiale che Casa Serena non sarebbe chiusa. Nel corso degli incontri al Comune era previsto il passaggio di Crocetta, lunedì mattina, anche in consiglio comunale. L'aula lo ha atteso ma quando ha capito che il governatore era impegnato dopo la conferenza anche nell'assemblea con i cittadini (tra gli interventi quello di Renato Accorinti per la società pubblica di navigazione, di operatori sociali e della formazione professionale) ha chiuso i lavori rimandandoli al pomeriggio.
Stizziti alcuni consiglieri a cominciare dal vicepresidente Giuseppe Trischitta che ha criticato la scelta d'indire l'assemblea, alla presenza di rappresentanti locali del Pd, snobbando gli esponenti politici. Dopo Casa Serena Crocetta ha chiuso la giornata nel
capoluogo incontrando i ragazzi che stanno "occupando" il teatro in Fiera chiamato dai manifestanti "Pinelli".
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