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Patti, pediatria in crescita: le nascite sfiorano quota 800

Il reparto dell’ospedale "Barone Romeo" è ormai un punto di riferimento provinciale

PATTI. Sono state 767 le nascite registrate nel 2012 presso l'unità operativa complessa di Pediatria-Utin del "Barone Romeo", ben 47 in più rispetto all’anno precedente. Mentre in patologia neonatale sono stati assistiti 332 neonati con patologia intermedia e in terapia intensiva neonatale 95 neonati con grave insufficienza respiratoria, dei quali 21 prematuri estremi con peso inferiore ai 1500 grammi. Inoltre dei neonati ricoverati in terapia intensiva neonatale, 55 sono stati trasferiti da altri ospedali proprio per la necessità di ricevere cure intensive nell'unica terapia neonatale dell'Asp di Messina.

Numeri che confermano anche per quest'anno, i reparti di terapia intensiva-neo natale e di ostetricia-ginecologia del "Barone Romeo", diretti rispettivamente dai primari Caterina Cacace e Sebastiano Caudullo, fiori all'occhiello della struttura sanitaria. Analizzando in dettaglio il perché di questi prestigiosi risultati ed il percorso che avviene subito dopo la nascita del neonato con il trasferimento dal reparto di ginecologia a quello di pediatria/utin ecco l'analisi del primario Caterina Cacace: "Il nascituro, viene seguito con una prassi consolidata nel corso di tanti anni di pratica attiva. Particolare rilevanza riveste l'attività del nido che garantisce l'assistenza medica continua in sala parto e operatoria, il controllo dell'adattamento alla vita extra uterina nelle prime ore ed il sostegno all'allattamento al seno. Si passa quindi alla terapia intensiva neonatale, peraltro, struttura unica nel suo genere nell'ambito dell'Asp e quindi centro di riferimento per l'assistenza ai nati con patologia e per le gravidanze a rischio".

"Siamo ovviamente soddisfatti dei risultati raggiunti che sono l'espressione del lavoro di tutto il team composto da sette medici e sedici infermieri - conclude la Cacace - . Tuttavia a fronte dell'aumento delle nascite, in particolare delle nascite pretermine sarebbe auspicabile un aumento numerico delle Unità in servizio in quanto ciò consentirebbe di assistere un sempre maggiore numero di neonati".

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