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Patti, i redditi di assessori e consiglieri: Molica, Pipitò e Orifici i più ricchi

I primi due amministratori hanno dichiarato più di centomila euro, il terzo si ferma a meno di quarantamila

PATTI. È l'assessore ai servizi Sociali e Politiche Giovanili, Nicola Molica, il "Paperon de Paperoni" tra i politici di Palazzo dell'Aquila, in virtù di un reddito annuo dichiarato pari a 109.807 mila euro. E' infatti in vetta alla speciale classifica relativa alla dichiarazione dei redditi riferita all'anno 2011/2012, che sindaco, assessori e consiglieri comunali hanno l'obbligo di presentare presso l'ufficio di presidenza del Consiglio comunale.

Molica, con la sua attività di assicuratore, ha spodestato sia pure per 1.402 euro, l'assessore al Commercio e Bilancio, Gioacchino Pipitò, uno degli imprenditori più importanti della città, fermo a quota 108.439, che lo scorso anno era risultato il politico con il più alto reddito. Terzo ma nettamente distaccato l'assessore all'urbanistica l'ingegnere Enzo Orifici con 36.081 euro. Abbastanza lontano sia il sindaco Mauro Aquino che il vice Nino Lena, fermi rispettivamente a quota 18.609 e 17.238 euro.

Di converso, sul gradino più basso il consigliere Giovanni Di Santo che come lo scorso anno ha dichiarato un reddito pari a zero. Analizzando in dettaglio la documentazione fornita dai consiglieri comunali, quelli che non l'hanno presentata significa che hanno lo stesso importo dello scorso anno, ecco il quadro completo: su tutti, con 104.873 euro, si conferma Cettina Ravidà, che ha uno studio medico in città, distanziando nettamente tutti gli altri colleghi collocandosi cosi in terza posizione assoluta.

Seguono, anche se distanziati notevolmente, l'assicuratore Antonio Calderone Di Dio e il presidente del consiglio, l'avvocato Giorgio Cangemi, rispettivamente con 47.376 e 44.159 . A scalare, troviamo l'assicuratore Giuseppe Bisagni con 38.701, seguito dal graduato della Guardia di Finanza, Pasqualino La Macchia con 31.434. Quindi sempre in ordine decrescente e quasi a pari merito, Filippo Tripoli, militare dell'esercito, Giorgio De Luca, impiegato presso la Provincia Regionale di Messina, l'avvocato Rosolino Sidoti, Nardo Maria Gregorio, agente di polizia penitenziaria, rispettivamente con 27.861, 26.990, 26.756 e 25.365 mila euro. A quota 22.464 Domenico Pontillo che precede di poco l'imprenditore Achille Fortunato che presenta un reddito di 20.653. Al di sotto di tale quota, Placido Salvo, impiegato presso il presidio ospedaliero "Barone Romeo", con 19.819, seguito dall'avvocato Giacomo Prinzi,18.104. Con 13.177 euro, Felice Impalà precede il pensionato e decano del consiglio comunale Nino Gigante, fermo a 12.983. Infine, in ordine sempre decrescente, Alessio Papa 4602, Michele Mastronardi 3.477, Giovanni Franchina con 1.618 e Nicola Giuttari 1.297 mila euro.

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