MESSINA. Arriveranno 33 milioni e non più 40 dalla Regione. Firmato e pubblicato il decreto regionale chiamato «SalvaMessina» perché aiuterà la città a evitare le procedure del dissesto. Con Messina anche i Comuni di Monreale, Belmonte Mezzagno e Caccamo avranno diritto per il 2012 ai finanziamenti ma la parte più importante delle risorse andrà alla città. Ieri il ragioniere generale del Comune, Ferdinando Coglitore, alla notizia che dalla Regione giungeranno 33 milioni di euro e gli altri sette forse nei prossimi mesi ha detto: «Cambiano poco le cose, queste somme non sono ancora nelle casse comunali, ritengo che l'aspetto più importante sia approvare il Piano di riequilibrio decennale per poter accedere sia ai fondi regionali che a quelli nazionali». Il Piano è già sul tavolo del commissario del Comune Luigi Croce ed entro metà febbraio dovrà essere approvato dal consiglio comunale. Attraverso quest'atto con tutti gli impegni per il risparmio che da qui in avanti il Comune dovrà adottare saranno gestiti i 33 milioni di euro quale anticipazione e i 50 che arriveranno dallo Stato e che rientrano nel Fondo di rotazione nazionale. Ottantatre milioni in tutto che dovranno essere rimborsati alla Regione in 5 anni (6,6 milioni di euro l'anno) e allo Stato in 10 anni (5 milioni di euro l'anno). I quattro enti siciliani, tra cui Messina, sono gli unici ad aver sforato il Patto di Stabilità nel 2012 e avere i requisiti formali con la Regione per l'accreditamento quale anticipazione. I sette milioni restanti, visto che il fondo regionale resterà in vigore anche per l'anno in corso potranno essere attinti secondo le procedure previste in questo 2013 e non sono sfumati. I 33 milioni di euro entreranno materialmente nelle casse del Comune nelle prossime settimane ma il decreto firmato e pubblicato è la prova che dà a Palazzo Zanca la possibilità di proseguire senza ricorrere al dissesto.
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