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Il difficile futuro del nuovo approdo a Tremestieri

La costruzione dei due nuovi scivoli di attracco rischia di arenarsi: non c’è il soggetto che deve gestire l'appalto

MESSINA. L'attuale approdo di Tremestieri, costato quaranta miliardi delle vecchie lire e più volte finito fuori uso per insabbiamento da mareggiata, fu realizzato male. E il nuovo porto di Tremestieri, considerato la soluzione finale al problema Tir visto che prevede la costruzione di due nuovi scivoli di attracco grazie a un finanziamento di 56 milioni di euro, rischia di arenarsi in quanto non esiste il soggetto che può gestire l'appalto. Il commissario per l'emergenza traffico che aveva bandito la gara, attualmente oggetto di un ricorso al Consiglio di stato presentata da una delle società escluse, non è mai stato rinnovato. I poteri dell'ex sindaco Giuseppe Buzzanca non sono mai stati trasferiti nelle mani di un altro soggetto. Anche perché, nel frattempo, il mandato conferito dal ministero degli Interni è scaduto. Se dal Consiglio di Stato dovesse arrivare una sentenza che decreta il via libera ai lavori nessuno potrebbe ugualmente farli partire. A rivelare questa serie di notizie negative l'autorità portuale che ha risposto con una lettera ufficiale a un quesito posto dai comitati antitir. I comitati si lamentano del fatto che Tremestieri, realizzato per liberare la città dai Tir, finisca spesso per insabbiarsi e quindi venga chiuso al traffico. E poi chiedono conto e ragione del nuovo appalto. A decretare i difetti del vecchio appalto un pool di superesperti dell'università. Il segretario generale Francesco Di Sarcina ha detto anche di avere inviato un anno fa il carteggio ai carabinieri e alla prefettura.
L'approdo di Tremestieri, realizzato circa dieci anni fa e costato oltre quaranta miliardi, delle vecchie lire presenta gravi difetti. Per questo la diga foranea si sarebbe frantumata sotto le onde. Per questo l'approdo si insabbierebbe ad ogni mareggiata e per questa ragione l'autorità portuale sarebbe costretta spendere parecchi soldi ogni anno per sbancare il fondo del mare e ripristinare la funzionalità dell'opera.
L'attuale approdo di Tremestieri fu realizzato grazie a un finanziamento straordinario concesso dal governo. A rivolgersi al governo nazionale il comitato la nostra città che per protestare contro gli incidenti mortali causati dai Tir organizzò imponenti marce di proteste ed il sindaco Salvatore Leonardi che minacciò di dimettersi. Doveva diventare l'unico porto per il traghettamento dei mezzi pesanti liberando la città dai Tir. In realtà non funzionò mai a pieno regime. Non riuscì mai a smaltire l'intero flusso di traffico e non determinò mai la chiusura definitiva della rada San Francesco prevista persino dal piano regolatore. Il nuovo porto di Tremestieri è bloccato da una serie di intoppi amministrativo giudiziari e burocratici.

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