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Rifiuti, riprende la raccolta nei comuni finanziati dalla Regione

Verso il superamento dell’emergenza sulle strade cittadine e nei centri di Capri Leone, Torrenova e Mistretta

CAPO D'ORLANDO. A Capo d’Orlando, Capri Leone, Torrenova e Mistretta riprende questa mattina il servizio di raccolta dei rifiuti ma il caos è totale. Lavoratori dilaniati e sindaci divisi e, in qualche caso spiazzati.

Insomma nei paesi dell’Ato Messina 1 si prevede ancora battaglia dopo l’ assemblea che si è svolta ieri mattina al municipio orlandino dove il sindaco Enzo Sindoni ha incontrato lavoratori, sindacati e società che gestisce il servizio per presentare l’accordo strappato la sera precedente a Palermo con altri tre colleghi che ha sancito la concessione dell’anticipazione dei fondi. Su questa base, legittimamente, hanno chiesto di essere tutelati e sollecitato la ripresa immediata nei loro centri della raccolta, i cui cittadini sono stati garantiti dall’esposizione debitoria di ciascun comune.

“A noi- hanno spiegato Bernardette Grasso (che a Palermo, dove ricopre anche l’incarico di deputato regionale, si era prodigata per stringere i tempi), Enzo Sindoni e Salvatore Castrovinci- la società che gestisce il servizio e da cui dipendono i lavoratori, avevano chiesto quest’atto di impegno che ci permetterà di ottenere fondi che i comuni restituiranno alla Regione in 20 anni. Lo abbiamo fatto quindi adesso bisogna ripartire”. Non solo massima disponibilità, quindi, ma anche la volontà di bloccare uno sciopero che rischia di trasformarsi in una interruzione di pubblico servizio.

Dopo l’assemblea, però, i lavoratori ed i sindacati si sono incontrati autonomamente per valutare la posizione complessiva. Se Capo d’Orlando, Torrenova Capri Leone e Mistretta hanno infatti il decreto per saldare ogni debito, dall’altra ci sono gli altri sindaci, quelli che l’anticipazione non l’hanno chiesta, per scelta politica o semplicemente timore di mandare l’ente in dissesto, e che più volte sono stati chiamati in causa, anche nell’assemblea di ieri anche se nelle prossime ore anche Ficarra e Caronia attingeranno all’anticipazione.

Ovviamente, però, ogni comune è intenzionato a pensare per se e quindi rimane da chiarire, infatti, cosa succederà nel prossimo futuro. Alcuni sindaci avevano chiesto che le anticipazioni valessero per il 2013, scongiurando altre emergenze, attendendo invece per il pregresso l’iter degli atti ingiuntivi notificati ai morosi, prima di esporre nuovamente i comuni.

“Nelle assemblee dei sindaci- spiega Enzo Sindoni che ieri pomeriggio ha utilizzato il sistema comunale di avviso telefonico ai cittadini per comunicare la ripresa del servizio- abbiamo invitato i colleghi a risolvere in questo modo l’emergenza. Il fondo della Regione ha a disposizione 50 milioni l’anno cui stanno attingendo anche altri centri siciliani. C’era il rischio che continuando a parlarne si arrivasse troppo tardi. Del resto non possiamo permetterci una emergenza sanitaria.” “Insieme a Capo d’Orlando, Torrenova e San Salvatore di Fitalia- aggiunge il sindaco di Capri Leone, Bernardette Grasso- stiamo già traghettando tutto verso il consorzio tra comuni che verrà dopo l’Ato. Speriamo da uscire presto da questa pagina triste”.

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