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«Una spiaggia attrezzata per i cani», il progetto dei giovani va in Consiglio a Capo D'Orlando

Il Forum lancia un’iniziativa che renderebbe la città unica nel suo genere in Sicilia, campagna di adesioni sul web

CAPO D'ORLANDO. "A Capo d’Orlando una spiaggia attrezzata per cani". La proposta è del Forum dei Giovani che ha approvato la bozza di progetto "Dog beach" presentata dalla giovane orlandina Lavinia Bertolani. Il documento verrà valutato dall’amministrazione comunale, a cui il Forum ha rivolto la richiesta. Nel frattempo, la proposta è approdata sui social network per catturare l'attenzione dei "naviganti" e trovare, quindi, sostenitori. "Con questo spazio - spiegano i giovani del Forum - vogliamo raccogliere sostegno e accogliere istanze ed idee. Far crescere dal basso un progetto che è importante per lo sviluppo turistico e per la qualità della vita".
Perchè una spiaggia attrezzata per cani? "Non solo migliorerebbe l’immagine di una città che mette l’accoglienza al primo posto - rispondono - ma la piazzerebbe sulla mappa delle sempre più numerose città animal friendly. Tra l'altro - sottolineano - Capo d'Orlando sarebbe l'unica meta che offre un servizio turistico pubblico di questo genere in Sicilia. Il problema dell’abbandono dei cani è sfortunatamente reale in questa nazione. Non si può ignorare questo problema. Servono strutture che favoriscano l’accoglienza, anche per quelle famiglie che viaggiano con i loro amici a quattro zampe". I giovani del Forum tirano fuori i riferimenti normativi: per esempio la Legge 281/91, con il principio generale "lo Stato promuove e disciplina la tutela degli animali d'affezione". Nella proposta c'è anche un elenco dei siti che potrebbero ospitare le strutture: la spiaggia di località Bagnoli, l'arenile della zona "PalaValenti" e la fascia compresa tra il “Camping Santa Rosa” e il “Nettuno Beach Club”.
L'Assemblea del Forum orlandino, presieduta da Basilio Pedalà, sottolinea i benefici in termini di arrivi e presenze: "Capo d'Orlando - commentano - con questa peculiare iniziativa, potrebbe intercettare nuovi flussi turistici". Per finanziare le opere propongono il meccanismo del crowdfunding, un processo di finanziamento dal basso mediante il coinvolgimento di persone e risorse. Ma si pensa anche al contributo di qualche sponsor e alla possibilità di finanziamenti pubblici. La gestione? "Gestione per un periodo di 2 anni - propongono - più la possibilità di rinnovo per altri 2 ad associazioni o cooperative che si occupano della categoria, che trarrebbero vantaggio da una parte degli incassi derivanti dal noleggio delle attrezzature o eventuali altre iniziative e da una parte forfettaria sovvenzionata dal Comune. Sarà anche un modo - concludono - per coinvolgere e valorizzare professionisti ed appassionati".

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