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A 35 anni dal sisma ecco i risarcimenti, il Comune di Patti paga chi ha riparato la casa

PATTI. A distanza di 35 anni dal violento terremoto del 16 aprile 1978 che, per fortuna, procurò danni solo alle cose, sull'intera provincia messinese e, in particolare, nei comuni dei Nebrodi, si continuano ancora a liquidare somme per stati di avanzamento dei lavori sui fabbricati danneggiati dal sisma. Gli interessati sono: Sergio Aiello, Gianfranco Lo Giudice, Maria Rosa Pelleriti, Concetta Lo Giudice, Adriano Roberto Natoli, Febronia Crifo i quali, complessivamente riceveranno la somma di 8.769,86 ruto comprensiva di spese tecniche e Caterina, Rosaria, Adele, Giuseppina, Mauro Ballato e Maria Teresa Perez cui è stata liquidata la soma di 4.200 euro, comprensiva di spese tecniche. La Giunta municipale, guidata dal sindaco Mauro Aquino, infatti, ha preso in esame le proposte di deliberazione formulate dall'Ufficio Terremoto e presentate dal sindaco, riguardanti alcuni edifici rimasti danneggiati i cui lavori di recupero, per motivi vari, non si era riusciti ancora a completarli. Infatti, a seguito del rilascio delle autorizzazioni o concessioni per l'esecuzione dei lavori di riparazione dei danni, i lavori sono andati avanti a rilento solo adesso, sono stati ultimati.
L'iter burocratico, dopo l'esame dei progetti di riparazione o di ricostruzione di fabbricati danneggiati, ha determinato, in via provvisoria prima e, in ultimo, in via definitiva per ognuno, sia l'importo della spesa ammessa al contributo, sia la percentuale del contributo stesso in relazione alla natura del progetto (riparazione o ricostruzione) e della destinazione del fabbricato (1^ e 2^ unità abitativa). A seguito del rilascio delle autorizzazioni o concessioni, per l'esecuzione dei lavori di riparazione dei danni, dall'inizio degli stessi e dalla presentazione degli stati di avanzamento, sono stati liquidati, con precedenti provvedimenti, sia gli acconti che gli stati di avanzamento, fino alla concorrenza del novanta per cento del contributo per cui, adesso, occorre provvedere alla liquidazione del saldo del contributo a quanti hanno ultimato i lavori. Questi edifici recuperati potrebbero essere gli ultimi visto che, tanti altri, sono stati abbandonati al loro destino , diventando ruderi che vanno ad aggiungersi agli altri distrutti dai bombardamenti degli anglo americani durante l'ultimo conflitto mondiale e destinati a rimanere in stato di degrado per sempre visto che nessuno si cura di loro né si pensa di poterli utilizzare per scopi diversi, come aree di parcheggio, là dove è possibile.

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