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Patti, il liceo sarà occupato a oltranza: genitori e studenti uniti nella protesta

PATTI. La protesta degli studenti del liceo scientifico nel chiedere la costruzione del nuovo edificio o quanto meno una sede scolastica ed efficiente non si arresta. Anzi forti del sostegno dei loro genitori hanno abbandonato il plesso di contrada Rasola per trasferirsi in quello centrale del liceo classico di via Trieste. Intendono proseguire ad oltranza sino a quando non incontreranno il commissario della Provincia Regionale di Messina Filippo Romano. Per dare continuità alla loro decisa forma occupazionale, una piccola rappresentanza di studenti trascorre a turno la notte all’interno di un’aula trasformata nell’occasione in apposito dormitorio con i materassi posti sopra i normali banchi di scuola. “Il nostro obiettivo - dicono Mauro Cicirello e Gaia Accetta - è quello di far capire che continueremo lo stato di occupazione fino a quando non avremo una certezza tangibile che ci si attivi affinché possa diventare realtà una telenovela che dura ormai cinquant’anni. Il tutto anche a costo di trascorrere le festività natalizie all’interno della scuola”. Ed effettivamente che questa volta la protesta è attenzionata da tutti lo dimostra sia il consenso dei genitori che incoraggiano l’azione dei loro figli ma anche dal primo cittadino Mauro Aquino che nella visita effettuata ieri ai ragazzi quando ancora erano nella sede di contrada Rasola ha preannunciato il suo urgente incontro con il commissario della Provincia Regionale di Messina. Tema dell’incontro a che punto è il tanto preannunciato bando per dare il via prima all’aggiudicazione della gara e quindi all’immediata costruzione della nuova sede. Solidale la preside del liceo classico, scientifico e linguistico, Graziella Gullotti Scalisi. “Adesso sono scesi in campo anche diversi genitori nel sostenere la forma di protesta messa in atto dai loro figli in quanto la Provincia deve assicurare dei locali sicuri ed idonei dato che si tratta di un diritto sacrosanto. Inoltre desiderano avere tutta la certificazione compreso in particolare il certificato di agibilità ed idoneità. dei due plessi dove attualmente frequentano di piazza Gramsci ma in particolare quello di contrada Rasola. Per cercare di non compromettere lo studio dei ragazzi ho proposto che la forma di protesta venisse attuata da loro con la mia partecipazione. Però alla fine è prevalsa la linea che attualmente stanno portando avanti i ragazzi in attesa che la situazione possa sbloccarsi positivamente al più presto”.

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