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Patti, crolla parte della facciata nella chiesa a Mongiove

PATTI. Sfiorata la tragedia davanti alla chiesa Ognissanti di Mongiove, chiusa da oltre 15 anni. Grossi calcinacci staccatasi dalla facciata hanno sfiorato alcuni ragazzini che giocavano sullo spiazzale sottostante. Il botto ha causato grande spavento anche i genitori e i numerosi turisti attratti dal tremendo boato provocato dall'impatto del materiale con il suolo. Immediato l'intervento dei vigili del fuoco, degli agenti del corpo di polizia municipale, che dopo aver eseguito i primi rilievi per acceratre le cause del crollo, hanno provveduto a mettere in sicurezza l’area transennandola. Per cui, da ieri, oltre all'impossibilità di entrare in chiesa, è scattato il divieto assoluto di giocare nel sagrato o semplicemente attraversarlo per raggiungere il locale adibito come asilo dietro al campanile.
A nulla sono valse le recenti proteste dei fedeli che chiedevano alla Diocesi di risolvere il grave disagio causato della chiusura della chiesa madre. Inutile anche una seduta del Consigli comunale dedicata la problema grazuie a un’interrogazione presentata da Placido Salvo, che oggi torna alla carica invocando una soluzione adeguata. Alora il Vescovo Ignazio Zambito sottolineò che si era effettivamente partiti per effettuare i necessari lavori di ristrutturazione, però durante i restauri, specie guardando lo stato delle fondazioni, si era notato che non bastava un semplice intervento ma occorreva rifare tutto. Per potere realizzare ciò occorre una somma insopportabile che per le casse della Diocesi.
Ora riesplode la polemica. I residenti chiedono alla Diocesi interventi immediati per risolvere una situazione per certi versi degradante e che non offre una immagine positiva ai numerosi turisti e al comune di trovare una sede adatta per l'asilo. Replica il sindaco Mauro Aquino: "Il crollo conferma ancora una volta l'urgenza di un pronto intervento che a noi non compete. Ciò non toglie che insieme con la Curia, cercheremo di trovare la strada più opportuna, in primis presso l'assessorato alle infrastrutture per reperire le risorse necessarie, non solo per mettere in sicurezza l'area in questione, ma soprattutto restituire, alla comunità mongiovese un luogo d'incontro insostituibile di cui per troppi anni è stato privato. Nel frattempo per quanto riguarda il disagio derivante dall'impossibilità dei bambini di usufruire dell'asilo, posso anticipare che già per l'immediato, l'ipotesi che sta prendendo corpo è quella di chiedere all’Asp di mettere a disposizione alcune aule del plesso di Case Nuove Russo attualmente inutilizzato".

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