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Fallito colpo alla Posta a Messina, è caccia al complice

L'agente ferito con un fendente al viso durante la colluttazione con i malviventi è stato sottoposto ad un intervento di chirurgia plastica: guarirà in 20 giorni

MESSINA. Non erano due "improvvisati" i rapinatori che venerdì pomeriggio hanno tentato il colpo alla Posta di Largo S.Giacomo. Ne sono convinti gli investigatori della Squadra mobile che dopo l'arresto di Nicola Culosi, 49 anni, catanese, noto alle forze dell'ordine, bloccato nell'immediatezza da due poliziotti in borghese, stanno dando la caccia al complice riuscito a fuggire. Indagini serrate che proseguono anche oggi. Intanto sta meglio l'agente rimasto ferito nella colluttazione con i due rapinatori. Il poliziotto è stato sottoposto ad un intervento di chirurgia plastica per suturare la profonda ferita al volto inferta dal rapinatore.

Il malvivente lo ha colpito all'altezza della mandibola procurandogli un vasto squarcio al viso che è stato giudicato guaribile in 20 giorni dai medici del Policlinico. Ha riportato invece 10 giorni di prognosi l'altro agente intervenuto insieme al collega. Gli investigatori della squadra mobile, diretti da Giuseppe Anzalone, stanno ripercorrendo tutte le fasi della rapina attraverso i fotogrammi dei sistemi di video sorveglianza e le testimonianze delle persone presenti. I due rapinatori hanno agito intorno alle 18 alla Posta di Largo S.Giacomo, una traversa di Piazza Duomo. Proprio in quel momento, nel bar accanto all'ufficio postale, due poliziotti liberi dal servizio stavano sorbendo un caffè. Gli agenti si sono subito insospettiti, impossibile non fare caso a quelle due persone appena scese da uno scooter che si davano da fare per nascondere il volto, uno alzava il cappuccio della felpa mentre l'altro si sollevava il bavero della giacca e inforcava un paio di occhiali da sole nonostante fosse già buio ed il cielo era plumbeo.

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