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Upea, grinta ed elmetto per la sfida contro il Cremona

CAPO D'ORLANDO. Quando il gioco si fa duro Enzo Sindoni, patron dell'Upea, viene fuori in prima persona e fa da scudo ad una sua creatura nuovamente invischiata nella lotta salvezza in serie A dopo 3 ko di fila, figlie, vacanza di Pistoia a parte, di prestazioni complessivamente sottotono ma anche di qualche fischio galeotto.

"Non voglio dare alibi alla squadra - tuona - ma avere a Roma i primi tiri liberi dopo 27' pur attaccando il canestro non mi sembra un buon segnale, così come la multa a me comminata o gli errori fatti da Seghetti la settimana prima con Bologna, in particolare il 5” sulla nostra rimessa quando ne era appena trascorsi nemmeno 4. Insomma non vogliamo che si pensi che siamo gli imbecilli del gruppo, invitiamo gli arbitri a portarci lo stesso rispetto che tocca agli altri poiché noi tutti vogliamo giocare nella prossima stagione il quinto campionato di A. La salvezza che sono certo raggiungeremo sarà il nostro scudetto, la migliore delle quattro perché ci siamo dovuti attrezzare con sforzi immani. Il fatto che contro Cremona abbiano designato Lamonica che è considerato il miglior arbitro italiano non so se è consequenziale poiché la terne vengono scelte due settimane prima ma di sicuro è gradito sempre anche se i fischietti più bravi li vorrei soprattutto in trasferta". Dopo quelli agli arbitri Sindoni lancia poi un messaggio ai giocatori.

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