«Sono venuto a Messina tante volte nella mia vita pensando soprattutto alla grandezza di Antonello e alla presenza di Caravaggio in un un museo di architettura non particolarmente confacente con la meraviglia dei capolavori . Qui per la prima volta ho portato Caravaggio in dialogo con Rubens e ho sempre ammirato la citta e ho avuto per lei sempre una predilezione» ma non l’ho vista mai bella come oggi». A dirlo Vittorio Sgarbi oggi a Messina per appoggiare il candidato a sindaco Federico Basile di Sicilia Vera. Sgarbi poi con Basile e De Luca e il deputato nazionale della Lega Nino Germanà è salito su una feluca per fare un giro nello Stretto. «La città ha ordine e pulizia - prosegue Sgarbi - ha una linea moderna con un’edilizia che è stata costituita in epoca Liberty e ha sempre mantenuto quella grazia. Ha bisogno di altri alberghi per essere all’altezza della sua posizione, essendo alle porte della Sicilia, E con la meraviglia dei laghi e della luce che la rendono una città turistica per eccellenza come potrebbe essere Taormina o Cefalù. Messina è una città aperta e potrebbe avere una dimensione internazionale».
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