«Non occorre solo il collegamento stabile tra le due sponde dello Stretto ma la possibilità di definire una strategia di protagonismo del Sud Italia nel Mediterraneo. Una strategia che non può che partire dalla Calabria e dalla Sicilia attraverso un patto interregionale che coinvolga e chiami alle proprie responsabilità anche il governo nazionale». Ha parlato di ponte e area integrata dello Stretto il presidente della Regione Nello Musumeci, che ieri sera ha partecipato alla manifestazione a Messina, in piazza del Popolo, a sostegno del candidato a sindaco del centrodestra Maurizio Croce.
«L'autorità di sistema portuale dello Stretto -prosegue Musumeci - è stato il primo passo significativo verso l’area integrata dello Stretto, ricordo che siamo stati noi come governo regionale a lanciare l’idea poi condivisa dal governo nazionale, sono tante le sinergie che devono essere attivate tra la realtà calabrese e quella siciliana. Il problema è che serve una regia nazionale. Se non definiamo con Roma una prospettiva di medio e lungo termine, ogni nostro lavoro può risultare inutile. Ecco perché vorremmo, dopo le elezioni di Messina, aprire un tavolo di confronto con Roma che si chiudesse in tempi ragionevoli per disegnare una programmazione a 10 anni. La domanda che poniamo al governo è che cosa si vuol fare nel Sud Italia nella proiezione mediterranea. Certamente, le cose di ogni giorno possono e devono essere fatte, ma quella che determina una nuova condizione socio-economica è la proiezione a medio e lungo termine e su quello serve assolutamente capire qual è la volontà del governo nazionale».
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