MESSINA. Altri 13 metalmeccanici della Rodriquez si aggiungono alla cassa integrazione. Nelle scorse settimane erano stati in 14 a dover essere utilizzati attraverso l'ammortizzatore sociale e che avevano manifestato all'ingresso della ditta, nella Zona Falcata, per chiedere la ricollocazione. Le proteste, dunque, all'impresa che si occupa di cantieristica navale e che è stata "incorporata" nella società Intermarine proseguono. Risposte positive dal Gruppo Immsi di Roberto Colaninno non arrivano, anzi aumenta la cassa integrazione. La Fim Cisl aveva già richiamato l'azienda a dire parole rassicuranti ma non è stato così. I lavoratori in cassa integrazione da quattro anni continuano la protesta nei confronti della proprietà per i criteri adottati nella rotazione dei lavoratori durante il periodo di cassaintegrazione.
"Dispiace – sottolinea Nino Alibrandi, segretario della Fim Cisl – la mancanza di sensibilità, da parte del management, di fronte alle richieste legittime dei lavoratori. Fa piacere, però, che inizino ad arrivare messaggi di solidarietà ai lavoratori. Da tempo diciamo che la vertenza Rodriquez dev'essere un simbolo della voglia di rilancio e di sviluppo della città e, forse, qualcuno sta comprendendo come l’ennesimo scippo, perpetrato a danno di Messina e dei messinesi, non sia solo un problema chiuso all’interno del Cantiere e della zona falcata ma interessa tutti". Lo scorso mese la notizia che la storica ditta Rodriquez Cantieri Navali era stata inglobata, fusione per incorporazione, nella Intermarine che ha sede a Sarzana.
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