MESSINA. Pronti a scendere in piazza i dipendenti delle cooperativa sociali e accanto a loro i parenti degli assistiti. Anzi degli ex assistiti. Stop infatti da ieri mattina, all'assistenza domiciliare agli anziani e ai disabili e stop ai centri di aggregazione giovanile autentici avamposti delle istituzioni in zone particolarmente degradate. Ieri mattina sono partite le telefonate da ogni cooperativa. Qualcuno tra gli operatori, autonomamente ha garantito ugualmente l'assistenza. E' un fulmine forse annunciato quello partito dal Comune all'indirizzo di tre cooperative sociali Azione sociale, Nuova presenza e Nuove solidarietà. Nelle lettere inviate alle cooperative si parla di sospensione temporanea in attesa del perfezionamento delle nuove gare o di un'eventuale proroga.
In gioco circa 500 posti di lavoro quelli degli operatori che svolgono una funzione importante di supporto nelle abitazioni degli anziani e dei disabili. E poi l'assistenza per un migliaio di persone distribuite su tutto il territorio. C'è chi, senza parenti e costretto a vivere lontano dalla città, vede negli operatori delle cooperative l'unica ancora di salvezza. Dal Comune promettono che entro la prossima settimana la situazione sarà più chiara.
Un servizio nell’edizione di Messina del Giornale di Sicilia in edicola.
Dai servizi sociali stop all’assistenza, senza aiuto mille tra disabili e anziani
Prevista mobilitazione generale che non si riconosce nei sindacati. Il Comune parla di sospensione temporanea, ma nessuno ci crede
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