Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

Messina, Comune moroso per 28 milioni e Tirrenoambiente chiude la discarica

La società che cura la gestione del sito di Mazzarrà serra i cancelli. E la situazione potrebbe peggiorare

MESSINA. All'orizzonte l'ennesima emergenza rifiuti. E questa volta le cose sembrano mettersi davvero male. Tirrenoambiente, la società che cura la gestione della discarica di Mazzarrà Sant'Andrea, chiuderà da oggi i cancelli dell'impianto ai morosi. Così, a Messina, dove l'emergenza della settimana scorsa non si è ancora risolta e dove zone come Paradiso, Contesse, Sperone e Camaro, restano in alcuni punti sommerse dalla spazzatura, rischia di verificarsi l'ennesimo problema. Il cartello che a Paradiso hanno appeso gli abitanti è significativo:"davanti a tanta bellezza, tanta munnezza e avete anche il coraggio di chiederci i voti". E le cose nelle prossime sono destinate a peggiorare. Ad annunciare la serrata dei cancelli della discarica di Mazzarrà è l'amministratore della Tirrenoambiente Pino Innocenti. I crediti che la società vanta nei confronti degli enti siciliani raggiunge quota 72 milioni e 300 mila euro. L'unità d'ambito n.3 e il Comune di Messina devono a Tirrenoambiente 28 milioni di euro. Ci sono fatture pregresse che risalgono al 2003. Una transazione che era stata siglata più di un anno fa e che prevedeva il pagamento di una rata mensile da settantamila euro per i debiti degli anni scorsi, non è stata onorata. Ma quel che è peggio non vengono pagate neppure le fatture ordinarie. Ato 3 e Comune dovrebbero versare ogni mese ottocentomila euro. Ma con la crisi finanziaria c'è poco da fare. Da gennaio ad oggi sono stati pagati meno di cinquecentomila euro. Tra i morosi anche l'Ato 2 che raccoglie i comuni messinesi del versante tirrenico e l'Ato Palermo. La prefettura ha convocato gli amministratori degli enti che sono parte in causa per giovedì ma Tirrenoambiente è irremovibile: si chiude. " Noi- spiega Pino Innocenti- siamo costretti ogni mese a pagare gli stipendi dei nostri dipendenti. Ed a versare i contribiti. E sa qual è il paradosso- continua Innocenti- se non paghiamo i contributi non possiamo presentare il durc il certificato di regolarità contributiva, agli enti che così per legge non ci potrebbero pagare. Una situazione assurda. Nemmeno nei paesi più arretrati succedono queste cose" Innocenti parla anche di un altro aspetto del problema:"Ci risulta che il Comune sia in forte ritardo rispetto al pagamento delle bollette da parte degli utenti. Non le sembra assurdo?".

Caricamento commenti

Commenta la notizia