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Milazzo, nuovi ormeggi per navi e traghetti Conto alla rovescia per i lavori da 10 milioni

MILAZZO. Conto alla rovescia per l'inizio dei lavori di banchinamento alla XX Luglio nel porto mamertino. Fra qualche giorno, infatti, saranno completati gli studi di carotaggio e, dopo l'arrivo delle palancole dalla Cina, potranno iniziare i lavori per la nuova banchina, i cui finanziamenti di oltre dieci milioni, sono disponibili già da anni. Il presidente dell'Autorità portuale, Antonino De Simone ed il suo braccio destro, il segretario generale Francesco Di Sarcina, hanno, finalmente concretizzato la realizzazione di queste nuove strutture che gli operatori portuali attendono da troppo tempo. La nuova banchina oltre a prevedere un altro accosto al molo omonimo, lato Sud, consentirà, con il riempimento dello specchio d'acqua (noto come piscina), l'avanzamento dell'attuale via Nino Bixio, l'attracco di poppa di altri due navi Ro-Ro o l'accosto di una nave da carico di piccolo tonnellaggio. Ma non è tutto. Con l'allargamento della banchina sarà possibili il transito dei mezzi pesanti diretti alle Isole Eolie, provenienti dal terminal di Acqueviola e l'entrata e l'uscita dei mezzi pesanti con le merci movimentate nel bacino portuale. Si eviterà finalmente il transito degli articolati nella via Tonnara e nella stessa via Nino Bixio che tanto disagio hanno dato negli anni alla circolazione viaria cittadina. La ditta Fratelli Scuttari, aggiudicataria dell'appalto e che aveva già proceduto alla rimozione dei tetrapodi ed al livellamento dei fondali, dovrà completare le opere entro due anni dalla ripresa, procedendo innanzitutto al livellamento dei fondali e successivamente alla posa in opera dei cassoni che permetteranno la creazione degli accosti. In più tutto il fondale dello specchio d'acqua dalla testata del molo XX Luglio, lato nord fino al molo sottoflutti, lato sud, sarà livellato e permetterà di far accostare navi con un pescaggio massimo di nove metri, attualmente alla banchina XX Luglio il pescaggio massimo è di sette metri. Tutto fermo invece per il ripasso dei fondali all'imboccatura del bacino portuale anche, se il problema è stato affronta tao dall'Autorità portuale e, nei prossimi giorni, potranno essere prospettate alcune soluzioni alternative. il Genio civile opere marittime (che ha curato il progetto e curerà la direzione lavori) sta, infatti, studiando una nuova soluzione tecnica che consentirà il riuso del materiale prelevato dai fondali, senza fare ricorso alle discariche e consentendo un notevole risparmio economico. I lavori quando cominceranno dureranno un anno per un costo di poco inferiore ai sei milioni di euro.

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