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Cimitero di Messina, il forno crematorio passa prova-collaudo: l’apertura a regime è prevista tra un mese

MESSINA. Al Gran Camposanto ha avuto esito positivo la prima prova sperimentale effettuata ieri per testare la funzionalità del nuovo forno crematorio, realizzato dal Comune e che entrerà in piena attività tra poco più di un mese. Alla accensione dell'impianto, che sarà il secondo in Sicilia dopo quello di Palermo, hanno partecipato soltanto gli addetti ai lavori appartenenti all'ufficio di Polizia mortuaria e la famiglia delle tre salme, giacenti in deposito, per le quali era stata richiesta la cremazione gratuita dei resti mortali. Alle fasi del collaudo hanno assistitito inoltre i tecnici del dipartimento ai servizi cimiteriali, diretto da Domenico Manna. "Occorrerà - informa il Comune - attendere ancora un paio di settimane prima dell'apertura pubblica del crematorio. Il tempo necessario per completare le opere collaterali come la sistemazione della stradina di accesso. Questa prova era comunque necessaria per accertarne la funzionalità". Il crematorio di Messina è destinato a diventare uno dei maggiori impianti del sud, valorizzando così l'immagine del cimitero monumentale che è stata spesso offesa dalla mancanza di servizi e pulizia. A tal proposito interviene il consigliere comunale Libero Gioveni. Con una interrogazione urgente inviata all'assessore ai cimiteri, Daniele Ialacqua chiede di conoscere i tempi di riapertura dell'Avello 5000. L'importante spazio cimiteriale è chiuso da circa quattro mesi per carenze igieniche e problemi di sicurezza, suscitando l'indignazione dei parenti dei defunti che si sentono "scippati" del diritto di andare in visita e pregare sulle tombe dei propri cari.

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