MESSINA. Sul dissesto o meno del Comune la palla passa al ministero degli Interni e alla Corte dei Conti siciliana. Dopo la bocciatura in Consiglio del Piano di riequilibrio decennale presentato dall'assessore Guido Signorino saranno i due enti a valutare se Palazzo Zanca potrà, entro il marzo prossimo, definire un nuovo documento salva default grazie al comma 573 della Legge di Stabilità.
Sono i debiti fuori bilancio a preoccupare di più sia quelli riconosciuti che non riconosciuti dal Consiglio a chiusura dell'esercizio 2013: per sentenze esecutive l'ente deve ripianare 73.337.852,74 euro, per copertura disavanzi 2.017.838,73 euro, 0 il segno delle ricapitalizzazioni, 9.974.159,47 euro riguardano procedure espropriative o occupazione d'urgenza, 21.286.089,20 euro sono i pagamenti da effettuare per acquisizione di beni e servizi senza impegno di spesa. Il totale dei debiti fuori bilancio certi, liquidi ed esigibili è di 106.615.940,14 euro. La massa dei debiti fuori bilancio potenziali, il cui esito è incerto tra contenziosi attivi e passivi, lodi arbitrali e quant'altro è di 531.751.860,26 euro. L'Avvocatura con nota del 24 dicembre scorso e con una successiva ha scritto che "La sommatoria dei valori delle cause dei giudizi passivi pendenti è pari a 389.490.188,18 euro al lordo dei giudizi attivi oltre a 86 milioni di euro per giudizi di finanza derivata (di cui 43.000.000 euro nei confronti Dexia Crediop e 43.000.000 di euro nei confronti Bnl) e altre cause per eventi alluvionali di Giampilieri del 2009 e sentenza del tribunale di Messina n. 1688 del 2012".
Nel Piano di riequilibrio respinto la massa debitoria certa è stata aumentata a 133milioni di euro per la determinazione di un fondo rischi equivalente pari al 25% del totale. Sui rapporti con le società partecipate il debito del Comune nei confronti della Messinambiente ammonta a 1.744.596,53 euro ma la società ha in corso una causa con l'Ato3 rifiuti il cui valore ammonta a 24.334.507 euro come comunicato dall'Avvocatura comunale mentre le perdite di bilancio della Messinambiente sono di 32.532.919 euro che salgono a 38.700.000 euro per i debiti nei confronti dello Stato gravati di interessi e sanzioni. Atm: le perdite di bilancio ammontano a 39.620.769 euro e i crediti a 18.222.631 euro. Signorino sottolinea per l'Atm che "E' necessario e urgente procedure alla liquidazione e costituire la Spa" perché non c'è una rappresentazione contabile fedele. Per l'Ato3 i debiti di 23.620.497,87 euro saranno erogati dalla Regione e rimborsati in quote annue costanti. Il Comune deve anche 12.474.432,03 euro all'Eas per la fornitura d'acqua nel periodo 1979/1998.
Caricamento commenti
Commenta la notizia