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Patti, un altro monumento va in rovina: allarme per la Cappella Sciacca

PATTI. Un altro pezzo del patrimonio storico ed artistico della città di Patti sta per andare decisamente in rovina.
Infatti, dopo gli allarmi lanciati nelle scorse settimane per effettuare degli interventi a salvaguardia dell'antica porta di San Michele, adesso è la volta dell'altrettanto storica Cappella Sciacca situata nel cuore della frazione Scala che dopo il crollo del frontale, avvenuto diversi anni addietro è andata altresì perduta, in quanto scomparsa, anche la grande statua in pietra della Madonna che sovrastava l'ingresso dell'edificio.
La struttura risale all'inizio del '900, ed era la cappella, oltre che la tomba dell'importante, potente e prestigiosa famiglia dei Baroni Sciacca della Scala. Rappresenta, tra l'altro uno dei monumenti più significativi della storia di Patti, a testimonianza della civiltà e della cultura in cui le più illustri e le più nobili famiglie pattesi di quel periodo tenevano in alta considerazione tutto ciò che metteva in risalto il loro modo di vivere.
La cappella, tra l'altro era talmente un punto di riferimento, tanto da essere considerata come il vero simbolo del potere dai potenti signorotti di quell'epoca. Naturalmente, con la decadenza delle varie famiglie feudatarie, anche questa prestigiosa opera muraria subì un certo degrado, fino agli inizi degli anni settanta, quando la struttura fu attenzionata dalla Soprintendenza ai Beni Culturali di Messina, per essere sottoposta a vincolo, eppure ecco lo stato in cui versa attualmente. A richiamare ancora una volta l'attenzione degli enti interessati, dopo tutti gli appelli lanciati nel corso di questi anni, rimasti purtroppo inascoltati da Giornale di Sicilia, Azienda di Soggiorno e Rotary Club per salvarla contro questo stato di degrado, prende posizione, l'ex dirigente del Servizio Turistico Regionale Patti e Tindari, Filippo Nasca, attualmente dirigente all'assessorato regionale delle attività produttive. "Questa struttura - dice Nasca - ormai è in condizioni fatiscenti con consequenziale rischio di crollo imminente. Appare quindi urgente assumere ogni determinazione utile per evitare che vada irrimediabilmente perduta. Il monumento - conclude Nasca - per il suo valore storico ed artistico, merita di essere salvato e restaurato, a tutela dell'integrità del patrimonio culturale di Patti e del suo territorio”.

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