MESSINA. Per strappare lo status di Città Metropolitana il sindaco Accorinti ha incontrato ieri i deputati messinesi. Il primo cittadino, il vicesindaco Guido Signorino, con il segretario generale Antonio Le Donne e il Capo di Gabinetto Silvana Mondello hanno riunito i parlamentari regionali Nino Germanà, Filippo Panarello, Pippo Laccoto, Valentina Zafarana, Marcello Greco, Giuseppe Picciolo e il nazionale Vincenzo Garofalo per pressare all'Ars, dopo la bocciatura del testo, e ribaltare la decisione assunta con voto segreto dall'assemblea. Per l'amministrazione Accorinti: "L'inclusione di Messina tra le città metropolitane, tra l'altro, ha senso nell'importante prospettiva extraregionale della realizzazione dell'area metropolitana dello stretto: un bacino di popolazione superiore alle 800 mila unità con una storica tradizione di scambi e complementarietà". La giunta municipale ha già avviato un percorso condiviso con i sindaci di Sicilia e Calabria dell'Area dello Stretto, per il riconoscimento della continuità territoriale, intesa come capacità di garantire un servizio di trasporto che non penalizzi i cittadini residenti in territori meno favoriti. Accorinti, dopo l'incontro, si è recato a Palermo per discutere con i sindaci Leoluca Orlando ed Enzo Bianco sulle strategie da adottare per evitare che cali il sipario sulle Città Metropolitane.
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